Le iniziative dell'Università degli Stranieri di Perugia per far fronte all'emergenza umanitaria in Afghanistan
L’Università per Stranieri di Perugia ha istituito 100 borse di studio per la frequenza online a corsi di lingua e cultura italiana, destinate a rifugiati e richiedenti asilo afghani. Le candidature sono state raccolte in stretta collaborazione con i relativi centri d’accoglienza sparsi sul territorio italiano e in particolar modo con quelli attivi nel perugino, grazie al fattivo raccordo con la Prefettura di Perugia.
La formazione ha preso avvio a gennaio e terminerà a fine marzo; al momento vi partecipano 98 cittadini afghani – 52 uomini e 46 donne.
Ma non è questa l’unica iniziativa con la quale l’UniStra contribuisce a fronteggiare l’emergenza umanitaria in Afghanistan. L’Università per Stranieri di Perugia ha infatti sottoscritto accordi con l’organizzazione Emergenza Sorrisi – Doctors for Smiling Children e con l’Associazione Culturale Afghani in Italia, per l’attivazione di programma umanitario congiunto destinato all’incoming delle giovani afghane, che, in ragione degli recenti, noti avvenimenti politici, hanno visto compromesso il loro diritto allo studio in patria.
Grazie a questa collaborazione, l’Università per Stranieri di Perugia a breve offrirà opportunità di studio gratuita a ragazze afghane presso i corsi di lingua e cultura italiana in programma a Perugia, mentre l’Organizzazione Emergenza Sorrisi – Doctors for Smiling Children si farà carico delle risorse necessarie al soggiorno.
In concreto la Stranieri sta ora sta lavorando per 3 giovani afghane, alle quali verrà offerto gratuitamente un corso di lingua e cultura italiana della durata di un anno, e per l’organizzazione di una rete di accoglienza territoriale per i prossimi arrivi.
L’impegno dell’Ateneo sul terreno dei rifugiati si inserisce nell’adesione di Unistrapg al Manifesto dell’Università inclusiva dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR, un documento che pone al centro dell’attività accademica la condizione dei giovani titolari di protezione internazionale i quali intendano proseguire il loro percorso di studio nel paese di asilo, e che nasce dalla consapevolezza che le esperienze culturali, intellettuali e formative maturate da costoro in più parti del mondo, possano costituire una forte risorsa per il nostro paese.
Fra le attività rivolte a titolari di protezione internazionale rientra l’adesione annuale dell’Università per Stranieri di Perugia all’iniziativa promossa dal Ministero dell’Interno, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e dall’Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario (ANDISU), finalizzata all’assegnazione di borse di studio a studenti con protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria) per l’accesso ai corsi di laurea, laurea magistrale, laurea a ciclo unico e dottorato di ricerca presso gli Atenei italiani. Dall’a.a. 2017/2018 ad oggi la Stranieri ha inserito 3 studenti all’anno nei corsi di laurea, provenienti da Libia, Nigeria, Siria e Venezuela.
A breve, inoltre, prenderanno avvio percorsi gratuiti di lingua italiana ed educazione civica per cittadini di paesi terzi, che si inseriscono nell’ambito del progetto FAMI PROG-2501 “CIC to CIC 2 – Corsi integrati di cittadinanza – Conoscere l’italiano per comunicare!”, di cui è capofila la Regione Umbria. Saranno attivati corsi in presenza per i livelli: alfabetizzazione di livello Pre-A1; lingua italiana e educazione civica di livello A1; lingua italiana e educazione civica di livello A2.
L’Università per Stranieri ha peraltro sviluppato in anni recenti una solida rete di collaborazione con istituti comprensivi in Umbria e sul territorio nazionale per l’aggiornamento e la formazione di docenti e insegnanti operanti in contesti con forte presenza di alunni stranieri, contribuendovi con programmi di tirocinio e iniziative di formazione nel settore della didattica dell’italiano L2 in contesti migratori, e inoltre per valorizzare modelli di formazione plurilingui e interculturali.
Su questo terreno, fra l’altro, l’Ateneo tra il 2020 e il 2021 ha effettuato un corso di perfezionamento gratuito online in didattica dell’italiano lingua straniera/lingua seconda per docenti della scuola dell’obbligo, organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione (a valere sui fondi FAMI – PROG-740 “Piano pluriennale di formazione per dirigenti, insegnanti e personale ATA di scuole ad alta incidenza di alunni stranieri”).
Il corso ha registrato 396 iscritti, molti dei quali al termine del percorso formativo hanno conseguito la certificazione glottodidattica DILS-PG di I e di II livello.
Infine va ricordato il corso di perfezionamento e aggiornamento professionale per Mediatore Europeo per l’Intercultura che l’Ateneo ha svolto nel 2019/2020 a valere sul progetto FAMI PROG-1366 “MICSE Mediatore per l’Intercultura e la Coesione Sociale in Europa”. Il corso ha avuto l’obiettivo di garantire una formazione di base per lo svolgimento di attività professionali di mediazione interculturale negli ambiti giuridico, scolastico e sociosanitario, muovendo dalla consapevolezza del ruolo che il mediatore interculturale rappresenta quale “ponte” tra gli immigrati e le istituzioni, nell’ottica di un’effettiva integrazione dei cittadini stranieri nella società italiana.
“L’emergenza umanitaria in Afghanistan e il fatto che molte persone, in particolare donne e bambine, vedano ridotti gli spazi delle loro libertà e delle loro possibilità di crescita umana e culturale, ci interrogano profondamente – ha dichiarato il rettore De Cesaris –. L’Università per Stranieri di Perugia si è impegnata fattivamente in questo senso, per contribuire all’integrazione dei rifugiati che giungono in Italia. E questo impegno è stato assunto con grande consenso all’interno dell’Ateneo. Come Università fondata sui valori della democrazia, della solidarietà e del rispetto della persona umana, auspichiamo, con il nostro lavoro, di contribuire a che i rifugiati provenienti da questo tormentato paese possano presto integrarsi in Italia e conoscere un futuro di pace e di libertà”.
Il coordinamento scientifico dei corsi di lingua italiana dedicati a cittadini afghani è di Stefania Tusini, delegata rettorale alle Politiche per l’Inclusione, e quello organizzativo di Valentina Seri.