Il progetto di rilevazione supporto psicologico "Ottavo segno" promoosso dal Comune di Perugia col supporto degli psicologi della Asl1
Comprendere situazioni di disagio tra i giovani che frequentano le scuole superiori di Perugia. Anche legati all’emergenza Covid e alle restrizioni subite in particolare dai più giovani. Si chiama “Ottavo segno” il progetto di analisi e supporto psicologico promosso dal Comune di Perugia in collaborazione con la Usl 1.
Il questionario per i genitori
Il Comune invita i genitori degli studenti delle scuole superiori a partecipare a questo progetto, che prevede la compilazione on line da parte dei ragazzi, nel rispetto delle norme sulla privacy, di un questionario che ha già dimostrato su 2 milioni di soggetti una sensibilità predittiva del 95% dei casi.
Successivamente i soggetti che dovessero risultare in stato di disagio giovanile verranno gratuitamente invitati a colloquio, insieme ai genitori, dagli psicologi della Asl 1, per valutare la necessità di attivare percorsi di sostegno.
Aiutare ogni ragazzo
“La ragione per cui dobbiamo partecipare a questo progetto – spiega il vice sindaco Tuteri – è perché il significato più profondo del nostro lavoro, come pediatri, insegnanti ma soprattutto genitori, è sempre stato, e ancor più dovrebbe essere oggi, quello di aiutare ogni ragazzo a tenere le redini della sua vita: a esserne il protagonista appagato, tra difficoltà, gioie, sconfitte e successi. Qualsiasi siano la sua storia e la sua famiglia, le sue opportunità non dovrebbero essere limitate da alcunché”.
Fotografare il disagio nelle scuole perugine
In merito al progetto la psicologa di Asl 1 Roberta Alagna ha spiegato che il primo obiettivo, fondamentale, che l’iniziativa permetterà di realizzare sarà di avere una fotografia generale della situazione di disagio nelle scuole superiori (circa 10mila ragazzi). Dopo il quadro emerso dallo studio verrà proposto ai genitori dei ragazzi interessati dal potenziale disagio un colloquio con la psicologa di asl per approfondire le situazioni e poi mettere in campo le azioni necessarie per combattere il disagio in tutte le forme, più o meno gravi.
Inoltre il progetto avrà il merito di intensificare la rete tra le istituzioni coinvolte.