Nessuna offerta per la vendita di Bioagricola e Fattorie Novelli del valore di 17 milioni di euro, ma per i lavoratori non è stata una sorpresa
Deserta l’asta per la vendita del ramo uova dell’ex Gruppo Novelli – Alimentitaliani. Nessuna offerta è arrivata al professionista delegato: i tempi per le domande scadevano alle 14,30 di ieri (19 ottobre). Un esito che era nell’aria e che non ha stupito i lavoratori di Fattorie e Bioagricola Novelli. Ora, dunque, ci sarà una nuova asta.
Se ci saranno novità, per i dipendenti delle aziende agricole “contese” tra i fallimenti di Gruppo Novelli (e dunque tribunale di Terni) e Alimentitaliani (tribunale di Castrovillari), non se ne parlerà dunque prima dell’inizio del 2022.
La vendita interessa il ramo d’azienda del settore uova – quello più appetibile dell’ex Gruppo Novelli – compresi beni immobili e mobili e dunque l’intero ciclo produttivo, “o consistente nella produzione, raccolta, selezione e commercializzazione di uova fresche e nella trasformazione di uova in ovo prodotti e relativa commercializzazione”. In vendita ci sono dunque il mangimificio di Amelia, il complesso industriale di Spoleto e le quote societarie di Fattorie Novelli e Bioagricola Novelli, per un valore economico di oltre 17 milioni di euro (8,2 milioni il valore mobiliare e immobiliare, 310mila euro il valore dell’area fabbricabile e 8,7 milioni il valore economico dell’azienda). Ad essere interessati sono poco meno di 150 lavoratori del comparto agricolo.