Nuovo buco di bilancio nel giro di nemmeno 10 anni per il Comune, rendiconto 2020 al vaglio dei revisori dei conti ma Tombesi annuncia il disavanzo
Un “buco” da circa 1 milione di euro nelle casse del Comune di Spoleto. Si chiuderà con un disavanzo di 1.013.365,50 euro il bilancio consuntivo 2020 dell’ente. L’annuncio arriva dal Municipio, con il commissario prefettizio Tiziana Tombesi che si appresta all’approvazione definitiva del conto che fa riferimento alla precedente Amministrazione comunale, quella guidata da Umberto de Augustinis.
Un bilancio che a questo punto sembra discostarsi molto dal previsionale sempre del 2020, approvato dal consiglio comunale praticamente a fine anno (era metà novembre 2020).
Ma non solo: l’analisi effettuata dall’ente tiene infatti conto di alcuni rilievi fatti dalla Corte dei conti per il periodo 2016 – 2019, dunque dopo il terremoto che ha devastato il centro Italia (periodo finale della giunta Cardarelli). Nel mirino in questo caso ci sarebbero alcune interpretazioni sulle modalità di accantonamento delle risorse imposte dai nuovi principi contabili.
Bilancio consuntivo 2020, ricalcolati crediti effettivamente riscuotibili
L’approvazione del bilancio consuntivo 2020 – su cui tanto si vociferava in città nelle ultime settimane – è alle battute finali, al vaglio dei revisori dei conti. Ma appunto molto hanno pesato, nella redazione del rendiconto di gestione, i crediti di dubbia esigibilità rispetto ai quali, in base ai principi contabili introdotti nel 2015, la Corte dei Conti ha richiesto di prevedere un maggiore accantonamento di risorse, fornendo una chiave di lettura della normativa più cautelativa e a garanzia dei futuri equilibri di bilancio.
Questo di fatto ha reso necessario, anche per via delle ricadute economiche causate dal protrarsi della pandemia, un ricalcolo dei crediti effettivamente riscuotibili dall’Ente e, conseguentemente, una svalutazione di alcuni capitoli di bilancio e un adeguamento del fondo crediti di dubbia esigibilità.
Ripiano del “buco” di bilancio in 3 anni, a partire dal 2021
Il bilancio consuntivo 2020 presenta quindi un disavanzo di amministrazione di poco superiore al milione di euro (precisamente 1.013.365,50 euro) e, in parallelo, la necessità di prevedere un ripiano triennale a partire dal bilancio di previsione 2021 (anch’esso in fase di approvazione).
In questo quadro sono due le misure principali proposte, entrambe individuate con l’obiettivo di mantenere il livello qualitativo dei servizi ai cittadini e di ridurre al minimo l’incidenza sull’economia del territorio: un incremento delle tariffe dell’Imposta Municipale Unica (IMU) e dell’imposta di soggiorno.
Previsto aumento dell’Imu
Per quanto riguarda l’IMU (che, va ricordato, non si paga per la prima casa, ad eccezione delle abitazioni considerate di lusso, quindi rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) si tratta di un aumento medio di circa il 7% che, in termini assoluti, comporterà maggiori entrate a bilancio per circa 500.000 euro su un gettito complessivo di poco inferiore ai sette milioni di euro.
Incremento anche per l’imposta di soggiorno
Analogo il discorso relativo all’imposta di soggiorno dove, al netto delle esenzioni stabilite nel regolamento (non si paga fino a 14 anni ed è prevista per un massimo di 4 pernottamenti), gli incrementi delle tariffe riguardano sia le strutture alberghiere (si va dai € 2,60 a pernottamento per gli alberghi a 1 stella ai € 5,00 per le residenze d’epoca), sia le strutture extra alberghiere (3 euro a pernottamento). Si tratta in questo caso di un intervento che si inserisce in un’azione più ampia volta a salvaguardare il livello di spesa legato alle attività culturali, indispensabili per continuare a garantire lo sviluppo del territorio sotto l’aspetto turistico.
Le nuove tariffe IMU verranno applicate dal 1 gennaio 2021, mentre quelle relative all’imposta di soggiorno entreranno in vigore dal 1 settembre 2021.
Secondo disavanzo nel giro di pochi anni per le casse del Comune
Per il Comune di Spoleto si tratta del secondo disavanzo con cui devono fare i conti le casse comunali nel giro di nemmeno 10 anni. Una situazione in realtà molto diversa, anche per gli importi. E che nel primo caso ha comportato responsabilità penali.
In questo caso si parla di appena 1 milione di euro di “buco”, mentre nella situazione emersa nel 2013 (relativa al bilancio consuntivo del 2012) si parlava di oltre 9 milioni di euro. E se per quanto emerse durante l’Amministrazione guidata da Daniele Benedetti politici e tecnici sono stati tutti assolti dalla Corte dei conti, appena due mesi fa erano stati condannati penalmente dal Tribunale di Spoleto l’ex direttore generale del ComuneAngelo Cerquiglini e due funzionari dell’ente.