Festival di Spoleto, interrogazione M5S su nomine e trasparenza

Festival, 8 Senatori M5S interrogano Ministro Franceschini su nomine e trasparenza | Il testo

Redazione

Festival, 8 Senatori M5S interrogano Ministro Franceschini su nomine e trasparenza | Il testo

Gio, 24/06/2021 - 08:45

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Non è destinata a chiudersi la bufera che ha investito il Festival per la nomina dell’ex assessora alla cultura quale consigliera artistica per lo sviluppo

Non è destinata a chiudersi la bufera che ha investito il Festival per la nomina dell’ex assessora alla cultura della Giunta De Augustinis quale consigliera artistica per lo sviluppo della direttrice Monique Veaute: ieri pomeriggio otto senatori del Movimento 5 Stelle, prima firmataria la deputata di Perugia Emma Pavanelli (nella foto in home page), hanno depositato una Interrogazione al Ministro della Cultura Dario Franceschini per chiedere se quanto riportato dalla stampa risponda a vero e quale azioni il titolare del dicastero intenda porre in atto.

Come si ricorderà la nomina della consigliera, dopo l’intervento del Commissario prefettizio e Presidente pro tempore della Fondazione Festival era stata ritirata, con buona pace per la kermesse che mai, sotto la guida dei Menotti o di Ferrara, aveva chiamato politici nella direzione artistica.

Ecco il testo dell’Atto ispettivo, firmato oltre che dalla Pavanelli, dai senatori Ferrara, De Lucia, Croatti, Presutto, Vanin, Donno, Trentacoste.

Premesso che:

venerdì 25 giugno 2021 si inaugura la sessantaquattresima edizione del “Festival dei Due Mondi” di Spoleto, la prima edizione a firma della direttrice artistica Monique Veaute;

il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico e dal 25 giugno all’11 luglio 2021 mette in relazione musica, opera, danza, teatro, arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali;

tuttavia questo evento, orgoglio italiano, è finito nell’occhio del ciclone alla prima edizione della direttrice artistica Monique Veaute, per l’inchiesta de “Il Fatto Quotidiano” pubblicata il 15 giugno 2021 relativamente alla nomina di Ada Urbani, ex assessore alla cultura, quale consigliere per lo sviluppo del festival spoletino;

all’articolo suddetto è seguita immediatamente la richiesta di precisazione dell’Ufficio Stampa del “Festival dei Due Mondi”, Marco Ferullo: “con riferimento all’articolo pubblicato questa mattina in ripresa di quello pubblicato dal Fatto Quotidiano, siamo a precisare che l’onorevole Ada Urbani non ricopre incarichi o ruoli nella Fondazione Festival di Spoleto, né percepisce compensi. Il suo titolo di consigliere della direttrice artistica è un riconoscimento alla disponibilità personale e al senso di appartenenza dell’Onorevole che da sempre è impegnata nella promozione del territorio e delle sue eccellenze. Il rapporto con la direttrice artistica nasce dalla reciproca amicizia stima e dall’obbiettivo comune di contribuire alla migliore riuscita del Festival di Spoleto” (“tuttoggi”, 15 giugno 2021);

l’inchiesta ha allertato più di una istituzione, dal Comune di Spoleto, retto dal Commissario Prefetto Tiziana Tombesi, fino alla Regione Umbria;

solo due giorni dopo la pubblicazione dell’inchiesta, “Il Fatto Quotidiano” riportava che inspiegabilmente il nome di Ada Urbani non era più presente sul sito ufficiale del festival;

considerato che:

la citata nomina è alla luce di ovvi motivi del tutto inopportuna, visto che la Urbani ha retto fino all’11 marzo scorso, giorno in cui è stata sfiduciata dalla maggioranza del Consiglio comunale, l’assessorato alla cultura del Comune con delega anche al Festival;

la nomina potrebbe essere, oltre che inopportuna, anche illegittima ai sensi del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, che vieta agli amministratori pubblici di prendere cariche o incarichi pubblici se non dopo due anni successivi alla fine del proprio mandato;

il ruolo di consigliere della direttrice artistica spetterebbe, ai sensi dello statuto della Fondazione Festival dei Due Mondi Onlus, al sindaco pro tempore, ma è pur vero che l’organizzazione si regge sostanzialmente su fondi pubblici del Ministero in indirizzo;

in questi giorni gli uffici del Comune di Spoleto stanno effettuando, su richiesta del Prefetto Tombesi, una dettagliata relazione al fine di inviare una nota alla Fondazione, con la quale molto probabilmente si chiederà alla Veaute di ritirare la nomina;

nella sezione “Trasparenza” del sito del festival non sono riportati i compensi dei collaboratori;

considerato inoltre che:

dalla stampa si apprende che l’incarico di Ada Urbani, oltre a quello di altri collaboratori del festival, sarebbe stato orientato e determinato da legami di amicizia o parentela con alcuni esponenti politici;

se per i primi 50 anni di vita “il Festival dei Due Mondi era riuscito, secondo il volere del Maestro Gian Carlo Menotti, a tenere la politica fuori dalle decisioni artistiche, dall’avvento di Ferrara fino ai giorni nostri si è assistito all’usurpazione della creatura menottiana da parte proprio della politica, per di più di quella autoreferenziale, che ragiona solo “a prendere” e mai “a dare” (“spoletonline”, 15 giugno 2021);

a parere degli interroganti, se i fatti riferiti dalla stampa fossero confermati, ci si troverebbe di fronte a un modo impopolare di fare politica, che trasmette ai cittadini un messaggio corrotto e del tutto disonesto,

si chiede di sapere se quanto riportato dalla stampa corrisponda al vero e, nel caso, quali azioni il Ministro in indirizzo intenda intraprendere, di concerto con le istituzioni coinvolte, per restituire dignità al “Festival dei Due Mondi”.

© Riproduzione riservata

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