L'uomo si è rivolto disperato ai carabinieri di Bastia Umbra, dietro l'estorsione ci sarebbe un 21enne

“Aiuto, ho bisogno di voi immediatamente, non so più cosa fare!”. Questo l’appello disperato di un 35enne arrivato nella caserma dei carabinieri di Bastia Umbra in evidente stato di agitazione.

L’uomo, appena fatto sedere in ufficio, ha raccontato ai militari un caso di revenge porn accadutogli in tempi di pandemia. Una richiesta di amicizia su un social da parte di un avvenente donna che, suo malgrado, nascondeva una trappola.

Il giovane, tra lacrime e vergogna, ha riferito come subito dopo aver accettato l’amicizia sia arrivata una videochiamata in cui l’interlocutrice si mostrava completamente nuda ed in atteggiamenti intimi. Appena interrotta la “telefonata”, durata 30-40 secondi, è arrivata una prima richiesta estorsiva – “Se non paghi 5.500 euro manderò questo video a tutte le tue amicizie social” – insieme alla quale c’era un video di alcuni secondi in cui si vedono sia la donna che la vittima (probabilmente è stato usato il Face Swap) entrambi nudi, circostanza evidentemente falsa in quanto il giovane ha sempre inquadrato il proprio volto.

Inizia così una vera e propria trattativa in chat: i due fissano diversi importi da versare su carte prepagate, ma il 35enne tentenna, pertanto l’aguzzino, per far capire che la cosa è seria, invia una foto del video alla moglie della vittima, con evidenti conseguenze nella propria vita familiare. Alcuni giorni dopo altre foto personali vengono diffuse sui profili di parenti e amici.

A quel punto l’uomo si decide e denuncia tutto ai carabinieri. Dagli accertamenti viene così identificato e deferito all’A.G. perugina un cittadino 21enne della Costa d’Avorio, incensurato, ma dimorante da tempo in provincia di Milano. I reati di cui dovrà eventualmente rispondere sono tentata estorsione e diffusione illecita di video sessualmente espliciti, secondo la recente nuova normativa a tutela del web e dei social network.