Il presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ha scritto ai colleghi dei Consigli regionali d'Italia perché pretendano dal Governo ristori immediati
Da oggi (domenica) anche l’Umbria sarà in zona arancione. Il presidente dell’assemblea legislativa regionale, Marco Squarta, non ci sta e da Perugia scrive agli altri presidenti dei Consigli regionali d’Italia. Preoccupato soprattutto per gli effetti che i nuovi divieti avranno sull’economia e sulle famiglie.
“Non posso stare solo a guardare – commenta Squarta – mentre si verificherà un disastro per la nostra economia regionale”.
La lettera
Nella lettera Squarta si appella agli altri presidenti dei Consigli regionali d’Italia affinché chiedano al Governo immediati ed efficaci ristori per le zone arancioni. “Molti negozi, infatti – spiega – potranno rimanere aperti, ma il divieto di spostamento tra comuni, di fatto, impedisce loro di incassare. A chi venderanno i loro prodotti se i cittadini non si possono spostare da un comune all’altro? Abbiamo idea della redita territoriale italiana e di quella Umbra, soprattutto?”.
I disagi dei piccoli commercianti
Squarta cita la situazione di piccoli commercianti che si trovano in difficoltà. “Proprio nei giorni scorsi – racconta – due persone mi hanno rappresentato la loro grande difficoltà, uno ha dovuto ipotecare la casa per chiedere liquidità alle banche, l’altro ha dovuto iniziare a vendere oggetti di famiglia. Parliamo di piccoli commercianti e ristoratori, non di ricchi possidenti. E allora credo che sia doveroso chiedere subito compensazioni economiche adeguate al dramma del momento”.
Un appello che Squarta spera non cada nel vuoto: “Spero che i consigli regionali d’Italia si attivino al mio fianco a sostegno di questa importantissima battaglia”.