Esami autoptici e tossicologici confermano il quadro ricostruito dagli inquirenti
Mix letale di alcol e metadone, così sono morti Flavio e Gianluca, i due adolescenti (rispettivamente 16 e 15 anni, ndr) deceduti nel sonno nella notte tra il 6 e il luglio scorso. A darne conferma sono gli esami autoptici e tossicologici esperiti sui corpi dei ragazzi da parte dei medici legali incaricati dalla Procura di Terni.
La ricostruzione dei fatti
I riscontri clinici confermerebbero la ricostruzione degli inquirenti: Aldo Maria Romboli, il 41enne ternano arrestato con l’accusa di “morte come conseguenza di altro delitto”, avrebbe infatti fornito ai due ragazzi un flacone di metadone diluito con acqua per 15 euro. I tre avrebbero assunto poi la sostanza insieme per poi separarsi. Flavio e Gianluca sono poi andati nel campetto di San Giovanni, luogo di ritrovo della comitiva della quale facevano parte, per una partitella tra amici, ma, già in quella circostanza, avrebbero iniziato ad accusare i primi malori.
Tragica morte
Una volta a casa i due ragazzi si sono addormentati e, nel sonno, il metadone ha iniziato ad agire letalmente sui loro corpi che non hanno ‘tollerato’ il mix della sostanza con l’acol assunto che hanno causato danni importanti a livello respiratorio. Questo il tragico destino che ha accomunato la scomparsa di Flavio e Gianluca, ritrovati privi di vita la mattina seguente dalle rispettive famiglie, nei propri letti.
Pusher ai domiciliari
Aldo Maria Romboli è stato individuato in poco tempo come il pusher che avrebbe fornito il metadone ai due giovani come da lui stesso confessato agli inquirenti. Romboli sta attualmente scontando gli arresti domiciliari in una comunità di recupero che si trova in provincia di Perugia.