Mons. Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, ha risposto all’invito della Conferenza Episcopale Italiana e si è recato, stamattina, al cimitero monumentale tifernate dove ha impartito la benedizione su tutti i defunti.
Con il tono rotto dall’emozione mons. Cancian ha voluto testimoniare la vicinanza della Chiesa tifernate a tutti coloro che soffrono in questi drammatici momenti. “Per me è stata un’esperienza unica, molto commovente. Ho pregato, insieme al parroco della Cattedrale don Alberto Gildoni, in un cimitero senza nessuno, in un silenzio… tombale, sentendo molto vicine innumerevoli persone che, nel mondo, in Italia e anche da noi, rinchiuse nelle loro case, stanno piangendo i loro defunti vittime della pandemia”.
“Vescovi e preti d’Italia – ha sottolineato il Vescovo – hanno deciso in questo venerdì di Quaresima di andare al cimitero, purtroppo da soli per motivo di sicurezza, a nome di tutti quelli che non ci possono andare a piangere le persone care. Ho cercato di ricordarli tutti, con l’impegno di ricordarli in modo degno appena possibile. Li ho affidati al Padre misericordioso che tiene in mano le nostre sorti, ci vuole bene e metterà fine a questo brutto male. Sia Lui ad abbracciarli e a stringerli al suo cuore, ad accoglierli nella sua dove la gioia non conosce lacrime. E la Pasqua sarà eterna”.
Domani, sabato 28 marzo, alle ore 11, al Santuario di Santa Maria delle Grazie in via XI Settembre, il Vescovo Cancian, il parroco Don Andrea Czortek e il sindaco Luciano Bacchetta parteciperanno ad una breve cerimonia religiosa per “affidare la protezione del Comune alla Beata Vergine Maria Madre della Grazia Divina, patrona di Città di Castello e della Diocesi tifernate”. Un momento di preghiera e raccoglimento che, durante il corso della storia, si è verificato solo in occasione di eventi eccezionali di particolare difficoltà come quello attuale. Sarà iniziativa in forma privata, a seguito delle disposizioni previste dal Dpcm del Governo.
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