Fondi Miur scuole Spoleto, giallo sul cofinanziamento sparito | Centrosinistra chiede dimissioni assessore - Tuttoggi.info

Fondi Miur scuole Spoleto, giallo sul cofinanziamento sparito | Centrosinistra chiede dimissioni assessore

Sara Fratepietro

Fondi Miur scuole Spoleto, giallo sul cofinanziamento sparito | Centrosinistra chiede dimissioni assessore

Sui finanziamenti negati a Spoleto continua la battaglia politica | Nelle domande al Miur non c'è il cofinanziamento previsto dalla Giunta, giallo anche sul visto di regolarità contabile
Mer, 16/10/2019 - 10:00

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Da una parte le opposizioni chiedono chiarimenti, un consiglio comunale aperto e la “testa” dell’assessore (presumibilmente quello ai lavori pubblici), dall’altra la stessa amministrazione comunale vuole vederci chiaro. Ma intanto sui finanziamenti del Miur negati al Comune di Spoleto per la messa in sicurezza delle scuole, spunta un giallo. Quello relativo al cofinanziamento che la Giunta comunale aveva previsto per alcuni plessi – cosa che gli dava diritto ad un maggiore punteggio secondo il bando – ma che, almeno vedendo la graduatoria del ministero, non è stato invece indicato nella domanda di finanziamento.

Allo stato dei fatti, la presenza o meno di un cofinanziamento nelle richieste di fondi non avrebbe portato le scuole comunali di Spoleto ad essere in posizione utile in graduatoria, ma guardando bene gli atti, prima ancora di conoscere i dettagli di come è stata composta la domanda, emergono comunque delle anomalie.

Giallo su cofinanziamento e visto di regolarità contabile

Nella deliberazione di Giunta alla base delle richieste di candidatura, infatti, “al fine di ottenere un incremento del punteggio assegnabile ad ogni candidatura, attraverso l’indicazione della percentuale di cofinanziamento dell’intervento da parte dell’Ente“, si prevedeva un cofinanziamento da parte del Comune per la scuola media “Manzoni” (pari al 41,86%, che dava diritto a 8 punti aggiuntivi per la graduatoria), per la elementare XX Settembre (3,23%, che non prevedeva nessun punto aggiuntivo in realtà in graduatoria), media Pianciani (33,92%, 7 punti in più) e media Dante Alighieri (43,4%, 8 punti). Per quest’ultima scuola, però, ricordiamo, alla fine il Comune non ha potuto presentare domanda in quanto il sistema informatico del Miur la riconosceva come già finanziata dai piani di ricostruzione del commissario straordinario. In totale il Comune si impegnava a mettere sul piatto 6,1 milioni di euro per 4 scuole, tra cui in un caso 100mila euro che non davano diritto nemmeno a punteggi aggiuntivi e per i quali non si comprende nemmeno la ratio.

Chi ha caricato le richieste di finanziamento relative a questo bando, tuttavia, evidentemente non ha inserito il cofinanziamento previsto dalla delibera, visto quanto riportato dalla graduatoria. Alla luce di quest’ultima, comunque, anche con il cofinanziamento, per Spoleto non sarebbe cambiato nulla. La scuola media Pianciani, ad esempio, che si è classificata al 230esimo posto su 567 scuole inserite in graduatoria (ad essere finanziate sono state le prime 58) avrebbe ottenuto 59 punti invece di 52, mentre gli ultimi plessi in graduatoria che hanno ottenuto il finanziamento ne hanno 63. Rimane però il fatto che il contenuto della delibera di Giunta sarebbe stato disatteso.

E c’è un’altra cosa che balza agli occhi: tra i fogli che compongono l’atto di giunta pubblicato sull’albo pretorio comunale non c’è il visto di regolarità contabile che accompagna tutte le delibere che comportano un impegno di spesa (anche solo presunto). Quei 6,1 milioni di euro dalle casse comunali che sindaco ed assessori hanno indicato di voler mettere a disposizione per le scuole ci sono o no? E intanto non potrebbero essere utilizzati per interventi diretti da parte dell’ente?

Ecco come è stato assegnato il punteggio alle scuole

Già nell’elaborazione delle domande al Miur il Comune di Spoleto avrebbe potuto calcolare gran parte del punteggio che le scuole di sua pertinenza avrebbero ottenuto e capire quali plessi avrebbero avuto più chance di finanziamento. Il bando del ministero è infatti chiaro su requisiti e criteri. Questi i criteri previsti dal bando:

1) tipologia intervento (max 13 punti)
– adeguamento sismico/nuova costruzione: 13 punti
– messa in sicurezza: 6 punti;
2) livello di progettazione posseduto (max 12 punti):
– esecutivo : 12 punti
– definitivo: 6 punti
– fattibilità: 3 punti
– nessun livello: 0 punti;
3) vetustà degli edifici adibiti a uso scolastico (max 10 punti):
– prima e fino al 1970: 10 punti
– dal 1971 al 1980 incluso: 7 punti
– dal 1981 al 1990 incluso: 5 punti
– dal 1991 al 2000 incluso: 2,5 punti
– dopo il 2001: 0 punti;
4) quota di cofinanziamento (max 10 punti):
– da 0 al 4% comprensivo di decimali: 0 punti
– dal 5% al 15% comprensivo di decimali: 3 punti
– dal 16% al 25% comprensivo di decimali: 5 punti
– dal 26% al 40% comprensivo di decimali: 7 punti
– dal 41% al 50% comprensivo di decimali: 8 punti
– dal 51 in poi %: 10 punti;
5) zona sismica (max 10 punti):
– zona 1 : 10 punti
– zona 2: 5 punti;
6) edificio incluso in programmazione triennale 2018-2020 (max 3 punti):
– presenza: 3 punti
– assenza: 0 punti;
7) edificio beneficiario del finanziamento di cui al DDG n. 363 del 2018 (verifiche di
vulnerabilità) o con finanziamento proprio dell’ente (10 punti):
– sì: 10 punti
– no: 0 punti;
8) edificio privo di certificato di agibilità (5 punti):
– assenza: 5 punti
– presenza: 0 punti;
9) edificio con ordinanza di chiusura totale dell’immobile di data antecedente al presente avviso (7 punti):
– presente: 7 punti
– assente: 0 punti;
10) numero di studenti presenti nell’edificio scolastico (max 20 punti):
– da 1.000 e oltre alunni (20 punti)
– da 700 a 999 alunni (15 punti)
– da 400 a 699 alunni (10 punti)
– da 150 a 399 alunni (5 punti)
– sotto i 150 alunni (0 punti).

Centrosinistra chiede consiglio aperto e dimissioni dell’assessore

La vicenda sta creando malumori nelle forze di maggioranza, mentre le opposizioni tornano ad intervenire in modo più duro. Ad aprire le danze sono i gruppi consiliari afferenti al centrosinistra (Pd, Ora Spoleto e Per Spoleto), che chiedono un consiglio comunale straordinario sul tema delle scuole ma anche la testa dell’assessore competente. Che dovrebbe essere Angelo Loretoni. Dovrebbe, in quanto nella nota non si fanno nomi, né si indicano deleghe.

“La vicenda dei mancati fondi per la ricostruzione e la ristrutturazione degli edifici scolastici – esordiscono i consiglieri di centrosinistra – è particolarmente grave. Dopo tre anni e tante mirabolanti promesse, studenti e insegnanti sono ancora costretti a peregrinare da una scuola all’altra e vivono nell’incertezza per la loro incolumità e per la loro destinazione.  Appena due giorni fa abbiamo avuto notizia di altre due aule inagibili. E in città le famiglie vivono nell’angoscia ogni giorno di mandare i propri figli in scuole non sicure.


Controlli nelle scuole di Spoleto | 2 aule non sono sicure, alunni saranno spostati


I consiglieri comunali del Partito Democratico, Stefano Lisci, Carla Erbaioli e Marco Trippetti; di Ora Spoleto, Luigina Renzi e di Per Spoleto, Camilla Laureti, nei prossimi giorni faranno richiesta di accesso agli atti relativi al bando Miur, per l’accertamento di eventuali responsabilità per errori commessi da parte dell’amministrazione. La gravità della situazione impone anche la richiesta di dimissioni dell’assessore competente come atto minimo di decenza politica

I consiglieri del Partito Democratico, di Ora Spoleto e di Per Spoleto chiedono un consiglio comunale aperto sulla situazione dell’agibilità e ricostruzione delle scuole per fare chiarezza e comprendere in quale direzione la giunta intenda andare e quali misure voglia intraprendere, ricorsi e denunce a suon di carte bollate a parte. Fondi importanti persi, scuole che rimangono inagibili, la ricostruzione che si allontana sempre di più, questo è il quadro in merito al quale i cittadini meritano approfondimenti e risposte, chiamandoli a condividere le scelte che influiscono sulla incolumità di studenti, insegnanti e personale Ata.

A questo proposito chiediamo, inoltre, ai consiglieri delle forze di maggioranza, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Laboratorio per Spoleto e Rinnovamento, una assunzione di responsabilità nei confronti della città intera e di centinaia di famiglie spoletine che vivono una situazione di prolungato disagio e indicazioni su come intendano procedere sul futuro delle scuole e su tanti altri temi cittadini che ancora non trovano risposte”.

Spoleto Popolare e Alleanza Civica presentano interrogazione

Puntano il dito contro l’assessore ai lavori pubblici, ma anche contro quello al bilancio invece i consiglieri di Spoleto Popolare e Alleanza Civica, che annunciano un’interrogazione sul tema.

“La grave situazione delle scuole di Spoleto e la mancanza a questo punto di qualsiasi serio progetto in merito – evidenziano i consiglieri Maria Elena Bececco, Ilaria Frascarelli, Gianmarco Profili e Roberto Settimi –  ha creato preoccupazione e sconcerto in noi e in tutta la cittadinanza. Sulla partecipazione del Comune di Spoleto al bando del Miur per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza delle scuole stiamo predisponendo un’interrogazione per capire come siano andate realmente le cose. Vogliamo infatti capire cosa è stato fatto e come è stato fatto visto che il Comune di Spoleto non è riuscito ad ottenere finanziamenti nemmeno per una scuola. Tanto più dopo che l’amministrazione comunale ha annunciato la necessità di interventi immediati in due scuole ipotizzando pure lo spostamento di bambini in altri spazi.

Nell’interrogazione chiederemo di sapere come si sono composti i punteggi, anche alla luce del giallo sui cofinanziamenti che erano stati previsti dalla deliberazione di Giunta 242 del 3/09/2019 e che avrebbero dato punteggi aggiuntivi ma che, da una lettura della graduatoria, non risulterebbero poi essere stati indicati nella presentazione della domanda. Come è potuta accadere una cosa del genere?

Fermo restando che tutto il patrimonio immobiliare scolastico debba essere messo in sicurezza, ribadiamo che un’Amministrazione seria si sarebbe dovuta concentrare, come approccio metodico, su meno scuole, lavorando però in modo preciso e puntuale, attenendosi al bando pubblicato a luglio ma che era nell’aria già da tempo. Immaginare che sarebbe stato finanziato dal Miur tutto e subito è un atteggiamento miope, da parte di una Giunta che ricordiamo ha rinunciato a 12 milioni di euro di finanziamenti pubblici per un nuovo polo scolastico. Considerando che l’assessore ai lavori pubblici è lo stesso, avrebbe dovuto conoscere bene quali fossero le priorità in materia di scuole. Lo stesso assessore, che poi, nella passata legislatura ha predisposto il piano delle opere pubbliche e delle manutenzioni e ha proposto come impiegare le scarse risorse disponibili, vista la nota vicenda del “buco di bilancio”, scegliendo tra i lavori per le  scuole e le manutenzioni stradali.

Ci chiediamo inoltre se è vero che, come sembra emergere, la delibera di Giunta in questione, che prevedeva un cofinanziamento di 6,1 milioni di euro, non abbia il visto di regolarità contabile. Quei soldi che il Comune era pronto a mettere in campo in caso di finanziamento degli interventi da parte del MIUR sono realmente disponibili? Che dice in proposito l’assessore al bilancio? In attesa delle dovute risposte abbiamo già depositato una richiesta di accesso agli atti”.

(aggiornato alle ore 11)

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