L’area di piazza d’Armi è di interesse storico-artistico per il ministero per i beni e le attività culturali, quindi la procedura avviata dal Comune di Spoleto per la sua acquisizione a titolo non oneroso (la passata Amministrazione comunale avrebbe voluto realizzarvi una cittadella dello sport) non può essere perfezionata. Questo in sostanza il contenuto della lettera inviata dall’Agenzia del Demanio che, dopo aver espresso un anno fa parere positivo in merito al trasferimento di piazza d’Armi all’ente locale, ha inviato nei giorni scorsi la comunicazione contenente il parere del Segretariato regionale Umbria del Mibac.
La richiesta di trasferimento a titolo gratuito del terreno di piazza d’Armi era stata avanzata negli anni scorsi dalla Giunta Cardarelli dopo il contenzioso tra il Comune di Spoleto ed il ministero della Difesa, che aveva visto perdere la caparra di oltre 800mila euro versata 15 anni fa (Giunta Brunini) senza però perfezionare l’acquisto. Un anno fa era arrivato un primo ok dal Demanio, ora però arriva lo stop alla pratica. Che complica anche la questione della nuova sede dei vigili del fuoco: l’amministrazione de Augustinis infatti recentemente aveva ipotizzato di spostare lì il progetto previsto all’ex foro Boario (quest’ultimo in stand-by). Ma l’ipotesi con quest’ultima novità non risulta più praticabile, almeno per il momento. Da capire, quindi, cosa fare per la caserma dei pompieri da realizzare. Chissà che il Comune non decida a questo punto di portare avanti il progetto iniziale, che aveva visto già a gennaio 2018 l’alienazione del terreno di via dei Filosofi a favore del ministero dell’Interno. Pratica che la maggioranza voleva annullare nell’ultima seduta del consiglio comunale ma che è al momento ferma.
Quanto a piazza d’Armi, la valutazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, fa sapere il Comune, è legata al valore archeologico dell’area, dove in passato sono state rinvenute “vaste necropoli arcaiche, tombe singole romane, viabilità romana e strutture cristiane altomedievali”. Già lo scorso anno la comunicazione dell’Agenzia del Demanio indicava il parere del Mibac quale ultimo tassello, indispensabile e necessario, per poter perfezionare il passaggio di proprietà, anche in virtù della procedura scelta dal Comune di Spoleto.
“Oggi dobbiamo iniziare tutto da capo – spiega il sindaco Umberto de Augustinis – cambiando le modalità di richiesta e seguendo tutta un’altra procedura per cercare di ottenere, questa volta veramente, il trasferimento a titolo non oneroso di piazza d’Armi. Questo, purtroppo, richiederà una competente e complessa triangolazione tra le amministrazioni interessate”.