I Carabinieri di Valfabbrica lo stavano monitorando da tempo, ritenendo che rifornisse di stupefacente il mercato della piccola cittadina umbra, poi i numerosi appostamenti e pedinamenti degli ultimi giorni hanno confermato i loro sospetti. Sabato sera (6 aprile), infine, i militari hanno assicurato alla giustizia lo spacciatore, di origine straniera.
Dopo ore di attesa i carabinieri lo avevano visto giungere in paese e avvicinarsi con circospezione ad un giovane, riscuotendo 120 euro in contanti. A quel punto i militari lo hanno bloccato, recuperando il denaro e una busta termosaldata di cocaina che l’uomo teneva in tasca, pronta per la consegna.
Gli operanti hanno poi deciso di perquisire l’abitazione del pusher, che nella prima fase della ricerca non era sembrato affatto preoccupato; quando però i carabinieri si sono avvicinati alla terrazza dell’appartamento, l’uomo ha afferrato improvvisamente una scarpa, scaraventandola nel giardino sottostante. I militari, ai quali è bastato un attimo per recuperarla, hanno trovato al suo interno un calzino contenente un vero e proprio “sasso” di cocaina purissima, ancora da tagliare, oltre a ulteriori tre bustine termosaldate da un grammo l’una pronte per la distribuzione.
Nella stessa scarpa l’uomo teneva anche numerose pasticche di tranquillanti, utilizzate come materiale da taglio della sostanza. I militari infine hanno trovato, in un pensile della sala da pranzo, il bilancino utilizzato per suddividere le dosi ed hanno chiuso il cerchio. Per il cittadino extracomunitario, tratto in arresto, si sono pertanto spalancate le porte del carcere di Capanne. La droga sequestrata aveva un peso di circa mezzo etto e, consideratane la purezza, avrebbe potuto fruttare allo spacciatore anche 7000 euro.