Diverse e articolate misure contro il degrado, per il decoro e la vivibilità della città sono contenute nell’ordinanza sottoscritta oggi dal sindaco Leonardo Latini, che avrà efficacia dall’8 dicembre e resterà in vigore sino all’approvazione della modifica del Regolamento di Polizia Urbana che comporterà una disciplina stabile della materia e comunque fino al 28 febbraio 2019.
“Il Comune – spiega il sindaco Latini – continua a ricevere segnalazioni da cittadini, commercianti, attraverso esposti, denunce, o semplici mail, in merito a circostanze documentate anche dagli organi di informazione in merito a bivacchi, stazionamento molesto, forme di accattonaggio praticato richiedendo ai passanti denaro, anche con modalità vessatorie o simulando infermità o malattie”.
“Si tratta in effetti di situazioni non rare come dimostrano i rapporti della Polizia Municipale che negli ultimi mesi è intervenuta 18 volte in alcune aree della città, in particolare nei giardini della ex Foresteria, al Foro Boario, in largo Frankl, in piazzale Bosco, in piazzale della Rivoluzione Francese, nel parcheggio dell’ex scalo merci della stazione, in piazza Dante, nel parco Ciaurro, in via Mola di Bernardo e in viale di Vittorio, emettendo anche ordini di allontanamento (Daspo urbano) nei confronti di persone che molestavano i passanti, o dove si erano accampate abusivamente di parcheggiatori abusivi”.
“Dobbiamo distinguere l’assistenza alle persone che hanno bisogno, della quale si occupano gli enti, le associazioni deputate e i nostri servizi sociali, dalla tutela della vivibilità cittadina e dalla prevenzione dei reati. Ricordo anche il recente caso della persona che chiedendo elemosina, minacciava con un coltello in mano”. “Queste situazioni vanno contrastate perché determinano un senso di insicurezza per i cittadini e scoraggiano l’accessibilità e la fruizione degli spazi pubblici, pregiudicando la quiete e la tranquillità oltre che le condizioni di pulizia delle aree interessate e facilitano condotte offensive della pubblica decenza e della sicurezza cittadina”.
Alcuni di questi fenomeni, specie quelli relativi all’accattonaggio molesto, si accentuano nei periodi immediatamente antecedenti le feste natalizia. Per questo l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno, attraverso il sindaco, emanare una nuova ordinanza.
Con questo provvedimento in tutto il territorio comunale sarà vietato bivaccare temporaneamente o permanentemente ovvero pernottare con tende, sacchi a pelo, borsoni, in compagnia di animali, anche consumando bevande e alimenti, nei seguenti luoghi e nelle loro pertinenze: in corrispondenza degli ingressi e nelle immediate vicinanze dei cimiteri; in corrispondenza degli ingressi e nelle immediate vicinanze dell’Ospedale civile e nelle zone dei presidi sanitari; in corrispondenza degli ingressi e nelle immediate vicinanze e, comunque, ad una distanza di 100 metri dalle scuole di ogni ordine e grado; all’interno ed in corrispondenza degli accessi ai giardini pubblici; in corrispondenza degli ingressi e nelle immediate vicinanze di attività commerciali e pubblici esercizi; in corrispondenza degli accessi e nelle immediate vicinanze nonché all’interno del cortile della sede Municipale e degli edifici sedi di uffici comunali; nelle aree e nelle immediate vicinanze durante lo svolgimento delle tradizionali fiere cittadine e dei mercati “periodici” e/o “a tema”, comunque autorizzati; nelle aree in cui si svolgono il mercato settimanale, il mercato comunale, i mercati rionali e loro vicinanze; nelle zone ove si tengono pubblici spettacoli e immediate vicinanze, durante lo svolgimento dei medesimi; nelle aree destinate a pubblico parcheggio; negli incroci viari regolati da impianti semaforici. Sono escluse dal campo di applicazione dell’ordinanza le esibizioni degli artisti di strada.
In queste stesse aree l’ordinanza vieta lo stazionamento molesto e la pratica di ogni forma di accattonaggio, sollecitando o richiedendo denaro, anche con modalità vessatorie o simulando infermità o malattie ed importunando i passanti.
Salvo che il fatto non costituisca altra violazione di rilevanza penale, chiunque viola il dispositivo dell’ordinanza è punito con la sanzione prevista dall’art.650 del codice penale (arresto fino a tre mesi o ammenda fino a euro 206).