“Tommaso me lo porto via a Palazzo Chigi“. Il premier Giuseppe Conte, dal palco del Digithon a Bisceglie, ha commentato così l’idea di un giovanissimo inventer di Perugia, Tommaso Vicarelli.
La sua start up denominata “Secure Shelter” consente il monitoraggio statico delle infrastrutture in tempo reale. Un’idea sviluppata nelle zone colpite dal terremoto, ma che può essere di grande aiuto anche per l’emergenza strade scattata dopo il crollo del Ponote Morandi a Genova.
Tommaso Vicarelli ha spiegato che, con l’ausilio dell’Università di Perugia, è stata effettuata l’analisi strutturale di alcuni edifici, associando a tale sistema di analisi alcuni algoritmi che consentono di capire in tempo reale se un edificio è in buone condizioni oppure no, attraverso i dati che provengono da sensori di accelerazione. “Come una corda di chitarra – ha spiegato – quando la struttura non vibra più nello stesso modo vuol dire che si è scordata, e questo serve a capirne le condizioni”.
Il premier Conte ha quindi invitato il giovane ingegnere perugino a seguirlo a Palazzo Chigi a Roma. “Devi sapere che stiamo lavorando a un decreto su emergenza, controllo, monitoraggio e ammodernamento delle infrastrutture – ha detto Conte – dopo quello che è successo al ponte Morandi“.
Tommaso Vicarelli, 30 anni (nella foto dal suo profilo Facebook mentre illustra l’applicazione) si è laureato alla facoltà di Ingegneria informatica ed elettronica dell’Università di Perugia (dove è stato anche ricercatore borsista), la sua città, dove vive con la moglie. Nel 2016 ha partecipato a un bando riservato alle Pmi innovative della Regione Umbria. Dopo le parole del premier Conte, ha detto di essere disponibile a lavorare con il governo, ma insieme a tutto il team di Weedea che ha lavorato a questa applicazione.