‘Ci sono state effettivamente irregolarità, ma ormai è tardi per intervenire e politicamente sconveniente’ – questo in sintesi il contenuto della risposta della Commissione Garanzia del Pd all’esposto presentato dalla mozione “Nativi” su presunte violazioni dello statuto del Partito da parte del Pd ternano.
Nelle settimane scorse, infatti, la ‘guerra fratricida dem’ era culminata nella richiesta di intervento della Commissione, nella sfiducia alla dimissionaria segretaria comunale Sara Giovannelli e, soprattutto la richiesta di intervento da parte del coordinamento nazionale per il commissariamento del partito.
Al momento si attende l’assemblea comunale convocata per il 14 settembre con “elezione del segretario comunale” ai punti iscritti all’ordine del giorno. È soprattutto la corrente Corsi-Bucari, che avrebbe la maggioranza in assemblea, a volere l’elezione di un nuovo segretario, mentre i ‘circoli ribelli’ vorrebbero il commissariamento e aspettare il Congresso.
Difficilmente la minoranza ricorrerà alla Commissione Garanzia regionale, che sarebbe lo step successivo per un iter istituzionale, visto che la stessa, al momento, non risulterebbe operativa. Ma i circoli faranno certamente le loro mosse a iniziare dal 9 settembre.
Proprio in quella data alla festa nazionale di Ravenna del Pd, alcuni esponenti dei dem si recheranno a un’iniziativa politica dove saranno presenti il segretario reggente Maurizio Martina e il responsabile del coordinamento nazionale Gianni Dal Moro, all’attenzione dei quali verrà sottoposta la crisi del Pd ternano.
Per ora, nonostante a Roma ci siano vari mal di pancia per quanto accade a Terni in Via Mazzini, la direzione nazionale non è mai intervenuta, ma la mossa dei circoli potrebbe aprire nuovi scenari per il futuro del Pd locale.