Anche il settore servizi sociali del Comune di Terni finisce sotto la lente della Procura della Repubblica ternana. Guardia di finanza e polizia hanno infatti sequestrato questa mattina nuova documentazione relativa all’amministrazione comunale, ed in particolare al dipartimento Promozione sistema formativo e sociale.
Nelle ultime settimane erano proseguite le acquisizioni di documenti in vari uffici del Comune di Terni su delega della Procura, culminati questa mattina però con il sequestro anche di un computer e di un telefono cellulare. Sequestri che sarebbero riconducibili all’inchiesta ‘madre’ dell’operazione Spada, relativa a vari appalti dell’ente, che aveva portato il 2 maggio all’arresto (poi revocato, anche se con giudizi piuttosto severi da parte dei giudici) del sindaco Leopoldo Di Girolamo ed all’emissione di diverse misure interdittive, tutte poi revocate.
Proprio nelle ultime ore, infatti, è stata revocata anche l’ultima misura che era ancora in piedi, l’interdittiva nei confronti di Stefano Bucari, che si era dimesso da assessore proprio dopo la conferma della sospensione dai pubblici uffici. Non ricoprendo più alcuna carica amministrativa, il gip di Terni ha accolto la richiesta del legale di Bucari, l’avvocato Spoldi, revocando la misura.