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Inchiesta sul percolato a Terni, chiesta l’astensione del giudice

Redazione

Inchiesta sul percolato a Terni, chiesta l’astensione del giudice

Il presidente del Tribunale dovrà pronunciarsi sulla richiesta avanzata dalle difese del sindaco Di Girolamo sul gip Bona Galvagno
Gio, 11/05/2017 - 09:06

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Ingorgo giudiziario al Tribunale di Terni, dove ieri era in corso l’udienza preliminare relativa all’inchiesta della Procura sul ‘caso percolato’. Una vicenda che coinvolte 20 persone, tra cui anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo, attualmente agli arresti domiciliari per l’inchiesta parallela ‘Operazione Spada’.

Per questo motivo, le difese di alcune delle persone coinvolte a doppio filo nelle due inchieste, tra i quali gli avvocati Biancifiori, legali difensori del primo cittadino ternano, hanno chiesto al presidente del Tribunale di Terni l’astensione del giudice Federico Bona Galvagno. Quest’ultimo, infatti, come gip sta seguendo l’inchiesta relativa a vari appalti del Comune di Terni, inchieste che coinvolge 27 persone tra amministratori ed ex, dipendenti comunali e rappresentanti di cooperative locali.

Al momento, dunque, dopo la formalizzazione delle richieste degli avvocati, le carte dell’inchiesta sul percolato sono in mano del presidente del Tribunale Massimo Zanetti che dovrà decidere se il giudice Bona Galvagno possa continuare ad occuparsi dell’udienza preliminare in corso o meno. Già respinta, invece, la richiesta di incompatibilità che era stata avanzata da alcune difese.

Soltanto dopo il pronunciamento del presidente Zanetti si tornerà in aula per decidere in merito al rinvio a giudizio o al proscioglimento per 20 persone, 3 dirigenti comunali e 17 ex assessori e attuali assessori del Comune di Terni, compreso il primo cittadino, Leopoldo Di Girolamo, relativamente all’inchiesta condotta dalle Fiamme Gialle sullo smaltimento del percolato della discarica Villa Valle.

I dirigenti coinvolti nell’indagine – poiché firmatari dei documenti sotto la lente della magistratura e sequestrati dai finanzieri – sono Maurizio Galli, Luciano Sdogati e Marco Fattore, mentre i 17 amministratori per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio sono l’ex vicesindaco Libero Paci, Luigi Bencivenga, Roberto Fabrini, Silvano Ricci, Sandro Piermatti, Marco Malatesta, Renato Bartolini. Simone Guerra e Maria Bruna Fabbri per la precedente giunta. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo, Daniela Tedeschi, Stefano Bucari, Carla Riccardi, Giorgio Armillei, Francesco Andreani, Cristhia Falchetti Ballerani e Emilio Giacchetti dell’attuale giunta comunale.

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