Diecimila euro in arrivo per realizzare la sala polivalente di San Pellegrino di Norcia, mentre i cittadini proprietari di seconde case nel piccolo paese completamente distrutto dalle scosse di terremoto chiedono la realizzazione di un’area a servizi che possa essere utilizzata come una sorta di campeggio per consentire anche a loro un ritorno temporaneo nella frazione nursina.
Partiamo con ordine, dalla solidarietà della popolazione di Terni e della sua provincia – attraverso il progetto RiFiorita ma non solo – per sostenere Norcia ed in particolare San Pellegrino. Ultimo atto di estrema generosità, in ordine di tempo, è quello messo in piedi dal Comune di San Venanzo, che domenica consegnerà agli abitanti della frazione ed in particolare alla pro loco 10mila euro. I soldi serviranno a contribuire al progetto di realizzazione di una sala polivalente per la frazione. A guidare la delegazione di amministratori ed associazioni di San Venanzo domenica a San Pellegrino sarà il sindaco del piccolo comune del ternano, Marsilio Marinelli. “Sono – spiega Marinelli – i proventi raccolti durante la cena di solidarietà e tramite altre iniziative locali a sostegno delle zone terremotate. A questa somma, trasferita alla pro San Pellegrino mediante bonifico bancario – aggiunge – si unisce anche un proiettore che potrà essere installato nella sala in costruzione”.
Mentre va avanti la raccolta di fondi che servirà per realizzare la struttura a servizio della frazione – che gode dell’aiuto di iniziative pubbliche e private, tra cui la felpa “San Pellegrino di Norcia c’è” – e dopo la consegna delle prime casette prefabbricate e del container collettivo per ospitare la popolazione sfollata, a farsi sentire sono anche i numerosi proprietari di seconde case. Per lo più persone che abitano a Roma, profondamente legate al ‘paesello’, che in molti casi qui hanno dei parenti, che vorrebbero anche loro tornare nei prossimi mesi. Da qui la proposta – avanzata su Facebook alla presidente della Regione Catiuscia Marini – di realizzare un’area attrezzata che possa fungere da specie di area campeggio. Un luogo quindi dove anche i proprietari di seconde case possano stare, con proprie strutture, temporaneamente nel periodo estivo. “Tutto questo – viene spiegato – ci permetterebbe di ritrovarci tutti come negli anni passati; convivere come sempre con i nostri amici e parenti residenti; seguire l’evolversi della futura ricostruzione e portare sicuramente un valido aiuto per il risollevarsi dell’economia locale; per non parlare delle conseguenze positive sulla psiche di tutti e, non da meno, la risonanza mediatica di un simile progetto”.