Una forte dimensione sociale, ma anche attenzione al decoro urbano e aree verdi: ecco la corrente che, speriamo, a breve “investirà” il Bellocchio. Una rigenerazione urbana che vedrà la zona di Fontivegge, e non solo, trasformarsi. Il progetto è quello presentato al bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle cità metropolitane a cui il Comune di Perugia ha partecipato lo scorso agosto. La proposta, si legge nel bando consta, in particolare, di una serie di interventi puntuali facilmente attuabili, in quanto realizzati prevalentemente su immobili pubblici e da una serie di interventi “diffusi” (videosorveglianza, pubblica illuminazione oltre a quelli di natura sociale destinati prevalentemente ai giovani) tendenti a migliorare il livello di vivibilità, di sicurezza e di decoro dell’area.
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Fontivegge, dicevamo, ma non solo perchè la rigenerazione urbana toccherà anche il quartiere critico del Bellocchio. La zona nasce negli anni Quaranta come un quartiere a bassa densità destinato agli operai della Perugina. Successivamente, negli anni dagli anni ’70 fino ai ’90, il quartiere sarà oggetto trasformazione urbanistica con l’obiettivo di diventare il centro commerciale di Madonna Alta. Purtroppo la sua elevata densità ha favoritola crescita di fenomeni di marginalità sociale generatisi nell’area della stazione ed il radicamento di importanti fenomeni di prostituzione, immigrazione clandestina e spaccio e che ormai stanno per estendersi anche al limitrofo quartiere residenziale di Madonna Alta.
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La rigenerazione urbana del Bellocchio parte proprio dal sottopasso pedonale, in mano al degrado, che lo collega con Fontivegge e che tende a riconfigurare architettonicamente l’imbocco al quartiere, creando una sorta di “piazza inclinata”, illuminata da nuove luci, maioliche disegnate dai bambini delle scuole.
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Proprio da qui si potrà arrivare al percorso ciclopedonale che si ricollega al parco Chico Mendez ed all’area dell’ex tabacchificio dove è già in corso la progettazione di un housing sociale finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Ma non finisce qui perchè proprio al Bellocchio verranno creati due percorsi interni a zona “30”, finalizzati a garantire la convivenza tra automobili e pedoni e agevolandone la frequentazione alle famiglie e ai bambini. Il tutto nell’ottica di poter adeguare la qualità degli spazi pubblici correlandoli ai progetti di natura sociale finalizzati dall’Agenda Urbana.
Rigeneration center. Uno strumento comunitario di quartiere che, avvalendosi dell’opera di giovani creativi, degli operatori di comunità e dei residenti (le nuove reti sociali), si assumerà il compito di attivare azioni e pratiche di welfare “generativo” per il controllo del territorio e l’ottenimento di un decoro del quartiere che viene così correlato alla dimensione creativa giovanile. In ragione dell’importanza della componente educativa del progetto, il progetto del Comune di Perugia, prevede la ristrutturazione, l’adeguamento antisismico e per il superamento delle barriere architettoniche della scuola Pestalozzi (1.700mila euro), importante riferimento anche per le attività pomeridiane svolte a favore dei bambini. L’integrazione con i progetti di natura sociale già previsti con Agenda Urbana trova attuazione con la realizzazione di un nuovo “centro servizi socio-culturali e family hub”, in sostituzione di una palazzina comunale inadeguata per tipologia e dal punto di vista energetico e sismico. Il progetto prevede la realizzazione di circa 650 mq (su un unico piano) da destinare a centro di assistenza per le famiglie in difficoltà, centro anziani, associazioni sportive e servizi sociali di cittadinanza: un nuovo riferimento per la vita associativa, indispensabile per far fronte alle gravi problematiche sociali, connotato da un’architettura contemporanea.