“Una donna, per ritrovare se stessa, ha bisogno di una stanza tutta per sè” – con queste parole la presidente di “Soroptimist” Terni, Anna Rita Manuali, ha presentato l’inaugurazione della nuova sala d’ascolto riservata alle donne vittime di violenza nella caserma dei Carabinieri della stazione di Terni.
Il fenomeno della violenza sulle donne è ancora gran parte sommerso, visto che le ‘vittime’ spesso non trovano il coraggio di denunciare per paura delle conseguenze e del giudizio sociale. Secondo i dati forniti da “Soroptimist” in Italia, in 4 anni, sono state uccise 500 donne, e il fenomeno sembra non arrestarsi. Se è vero che i delitti sono diminuiti dal 12 a al 10%, bisogna però considerare che il dato degli omicidi passionali tende ad aumentare, indicatore che ha un certo impatto sociale soprattutto se messo in relazione al fatto che in Italia il delitto d’onore è stato abolito soltanto nel 1981.
Il centro d’ascolto nasce proprio per dare voce a tutte quelle donne che non riescono a trovare il coraggio di denunciare quanto subito, con personale altamente specializzato e una privacy garantita anche da un accesso ‘nascosto’ per mantenere la massima riservatezza sull’identità delle tante donne che ogni anno hanno accesso ai vari centri che “Soroptimist” conta in tutto il territorio nazionale.
Presenti all’inaugurazione della sala d’ascolto tutte le massime autorità civili, militari e religiose: il vicesindaco Francesca Malafoglia, il prefetto Angela Pagliuca, mons. Giuseppe Piemontese, il presidente del tribunale di Terni, Massimo Zanetti, il questore di Terni, Carmine Belfiore, ospiti del Colonnello Capasso, comandante della stazione dei Carabinieri di Terni.
“Come presidente – ha sottolineato la presidente di Terni di “Soroptimist”, Maria Rita Manuali – sono molto orgogliosa della realizzazione di questa stanza, in collaborazione coi Carabinieri di Terni, che vuole venire incontro alle vittime di violenza, nel momento più difficile, cioè quello della denuncia. Spesso il silenzio, il timore, la vergogna impediscono alle donne di parlare. Qui troveranno personale specializzato e un percorso riservato a loro”.
“L’iniziativa nasce per creare una stanza di accoglienza per le donne vittime di violenza – ha aggiunto la vicepresidente nazionale Anna Edy Pacini – Questa stanza ha la particolarità di essere accogliente, di mettere a loro agio le donne e di non aver timore di quello che potrebbe succedere e di denunciare. Dalle statistiche mondiale si evince che soltanto il 10% delle vittime denuncia gli abusi, quindi il fenomeno è ancora ampiamente sommerso”.
La sala, con la benedizione di Monsignor Piemontese, si trova logisticamente al primo piano della caserma dei Carabinieri di Terni e sarà a disposizione non solo dei militari, ma di tutte le forze di Polizia che ne abbiano bisogno.
“Aderendo a questa iniziativa – ha precisato il Colonnello Capasso – vogliamo sostenere chi è stato vittima di una trauma e aiutarlo a superarlo. Attualmente sembra che le donne siano più disposte a denunciare le violenze subite e questo anche grazie alle organizzazioni come “Soroptimist” che hanno il compito di diffondere nel mondo femminile, ma anche maschile, una nuova consapevolezza”.