“La trattativa con le Segreterie Nazionali e Territoriali delle Organizzazioni Sindacali che ha portato all’accordo siglato il 27 aprile è stata difficile, ma leale e costruttiva. L’obiettivo generale del Piano Industriale del Gruppo Coop Centro Italia è quello incrementare le quote di mercato per migliorare la redditività, garantire convenienza e occupazione. Puntiamo all’apertura di nuovi punti vendita”. Così Giorgio Raggi presidente di Coop Centro Italia è intervenuto lunedì 6 giugno nell’ambito dell’iniziativa pubblica organizzata dalla Filcams Cgil, insieme alla Cgil regionale e alla Camera del Lavoro di Perugia, per discutere dei contenuti dell’accordo e soprattutto degli impegni di Coop rispetto al territorio del Trasimeno.
Investimenti fermi da anni sui progetti. “La garanzia del raggiungimento degli obiettivi – ha spiegato Raggi – è legata al fatto che ci venga permesso di svilupparci. Nella nostra Regione abbiamo investimenti fermi da tanti e tanti anni. In Umbria per aprire un supermercato mediamente ci occorrono dai 12 ai 14 anni. Non comprendiamo il perché visto che sono progetti già previsti all’interno dei Piani Regolatori. Per questo chiediamo alle organizzazioni Sindacali una mano per crescere, per sviluppare gli investimenti previsti: in questo modo possiamo garantirvi i risultati previsti dal Piano Industriale sia in termini occupazionali che di redditività.”
Sciolte dunque le preoccupazioni che alla vigilia dell’accordo avevano spinto i sindacati ad una dura presa di posizione e generato un comunicato congiunto firmato dagli otto sindaci del Trasimeno, che preso atto del piano industriale di Coop Centro Italia avevano timori sulla specializzazione dei magazzini, con quello di Terni da utilizzare per la lavorazione dei “freschi” e quello di Castiglione del Lago per i generi vari. Rilevavano, inoltre, che tale ristrutturazione aziendale avrebbe generato nell’immediato la riconversione professionale di circa cinquanta persone, con una significativa perdita di posti di lavoro tra stagionali, interinali ed indotto in un territorio, già minato dalle crisi aziendali degli ultimi anni, tra cui quelle di Euroservice, Trafomec e Mercatone Uno.
Alla domanda di Bartoli della CGIL sul rinnovo del contratto integrativo di Coop Centro Italia, il Presidente Raggi ha rilanciato prospettando sia l’ingresso del Sindacato negli organismi di gestione e di consultazione della Cooperativa sia una forte proposta di welfare aziendale.“Vogliamo sottoscrivere un contratto integrativo aziendale che faccia aumentare ancor di più il senso di appartenenza dei lavoratori alla Cooperativa”.
Ora il sindacato parla di un “accordo sofferto che prevede sacrifici nel breve periodo, ma apre una prospettiva importante per il futuro del gruppo”. La Coop ha intanto confermato i 50 milioni di euro di investimento, l’intenzione di aumentare di 500 unità la forza lavoro nei prossimi anni e ha ribadito la centralità di Castiglione del Lago, dove sono situati la sede e il magazzino, anche con la nuova conformazione dell’impresa, che puntando a fare importanti investimenti nel Lazio e avendo ad oggi una presenza importante nella provincia di Terni avrebbe un baricentro più spostato al sud. Ma “specializzando” la produzione al Trasimeno in ambito dei “generi vari” anche il rischio del venir meno di un ruolo strategico per Castiglione dovrebbe essere scongiurato.
All’incontro hanno preso Fausto Scricciolo, sindaco di Città della Pieve, Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago, Giorgio Raggi, presidente Coop Centro Italia, Simona Rombi, coordinatrice Rsu Coop Centro Italia, Filippo Ciavaglia, segretario generale Cgil Perugia e Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria.