di Antioco Fois
Un altro pezzo del business dei rifiuti finisce sotto commissariamento ed il triumvirato già messo a capo di Gesenu e Gest dalla Prefettura di Perugia prende in carico Ecoimpianti, estendendo il proprio controllo dalle Marche alla Sardegna.
Dopo l’interdittiva antimafia del mese scorso, noficata a Ecoimpianti come controllata al 100% di Gesenu, ieri pomeriggio (9 dicembre) il prefetto Antonella De Miro ha messo sotto chiave anche il ramo sardo-marchigiano della società umbra dei rifiuti, congelando otto appalti perlopiù relativi alla progettazione e alla gestione di impianti per il trattamento della spazzatura. Il provvedimento di amministrazione straordinaria era nell’aria, ma era rimasto sospeso per un supplemento di accertamenti che l’Ente territoriale del ministero dell’Interno aveva disposto sugli affari di Ecoimpianti.
Per il gruppo Gesenu – colpito ancora nei giorni scorsi da un’interdittiva antimafia all’indirizzo di Viterbo Ambiente – è un’altra tegola, anche se annunciata, caduta mentre la società partecipata del Comune di Perugia concentra le proprie energie nel ricorso al Tar contro le misure prefettizie. E dopo la richiesta di sospensiva per la società madre Gesenu, il team di avvocati ha depositato al tribunale amministrativo anche quelle per il gigante Gest (Gesenu, Ecocave, Sia e Tsa, che opera dal Perugino al Trasimeno e oltre) e appunto per Ecoimpianti. Quest’ultima raggiunta al momento del ricorso solo dalla misura preventiva antimafia del prefetto De Miro e non ancora dal commissariamento, arrivato appunto oggi.
Tutte le tappe delle inchieste su GESENU e la gestione dei rifiuti
Secondo le prime notizie, a finire sotto il controllo del pool di commissari Santucci-Pezzuto-Mancini è un appalto a Gubbio, unico in Umbria tra gli affari messi sotto amministrazione straordinaria. Altri tre contratti sono in Sardegna. Uno a Nuoro, relativo ad un appalto del Consorzio industriale per un impianto di trattamento dei rifiuti in località Prato Sardo, nella zona produttiva del capoluogo di provincia. Altri due riguardano l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura, a Nord dell’isola, sempre per siti di gestione dei rifiuti.
Dall’isola nuovamente al Continente, gli altri affari di Ecoimpianti gravitano nella zona di Ascoli Piceno, tra il capoluogo marchigiano ed i comuni di Force e Folignano. Appalti che da ora a giugno 2016 proseguiranno sotto il controllo dei commissari, nell’ottica della continuazione di un servizio fondamentale per i cittadini come raccolta e smaltimento dei rifiuti. “Con il provvedimento – si legge infatti in una nota diffusa dalla Prefettura – sono stati nominati amministratori straordinari della società, limitatamente alla prosecuzione e al completamento dei contratti in corso, e comunque per un periodo temporaneo stimato in sei mesi dalla data di insediamento”.