L’Italia intera segue l’inchiesta ribattezzata “Appaltopoli” che questa mattina ha visto scattare il blitz della squadra mobile perugina coordinata dal sostituto procuratore Manuela Comodi. Le posizioni dei singoli accusati, coinvolti nello scandalo della manutenzione delle strade, sembrano diverse: un primo gruppo, quello composto da otto persone, è ristretto in carcere (Carini a Spoleto, gli altri sette a perugia). Agli altri 27 sono stati invece concessi gli arresti domiciliari. Non c’è città della provincia che non sia stata interessata dalle ordinanze di custodia cautelare autorizzate dal gip Claudia Matteini. Come anticipato nel primo pomeriggio gli otto ristretti in carcere sono quattro imprenditori (Carlo Carini, Massimo Lupini, Gino Mariotti e Dino Bico) e quattro dirigenti della Provincia (Adriano Maraziti, Fabio Patumi, Maria Antonietta Barbieri e Lucio Gervasi). Tre dei rimanenti 27 arrestati che hanno beneficiato dei domiciliari, sono alti funzionari delle istituzioni pubbliche locali. Si tratta di Riccardo Pompili (dirigente Bilancio della Provincia), Venera Giallongo (responsabile Affari generali direzione Ambiente, territorio e infrastrutture della Regione) e Amleto Pasquini (ex capo dipartimento Anas Umbria). A questi si aggiungono: Paolo Piselli di Perugia (amm.re Ecocave srl), Alessio Mariotti di Corciano (dipendente Appalti Lazio), Sergio Margutti di Marsciano (consigliere delegato Ediltevere), Maria Simonetta Chiocci di Marsciano (amm.re Costruttori edili) e Ettore Marcucci di Collazzone, Giustiniano Baldelli di Perugia (amm.re unico Cogife srl), Silvio Topo di Ficulle (direttore tecnico della omonima azienda), Corrado Bocci di Foligno (amm.re Pavi srl), Fabrizio Mezzasoma di Magione (d.i. Emmegi), Roberto Corbo di Caserta (Corbo sas), Roberto Magnaricotte di Massa Martana (amm.re Edilmassa), Marco Bondini di Passignano (amm.re unico Bondini srl), Orfeo Brunelli di Nocera Umbra e Francesco Commodi di Gualdo Tadino (socio e direttore tecnico Brunelli Costruzioni), Marcello Betto di Assisi (amm.re omonima azienda), Francesco Pagnotta di Fontignano (amm.re Pagnotta Almero srl), Ilario Pelliccia di Marsciano (titolare omonima d.i.), Luigi Sensini di Pantalla (direttore Glicos srl), Giovanni Rinalducci di Gualdo Cattaneo (socio omonima Agricola), Maurizio Nanni di Foligno (direttore omonima ditta), Sandro Broganelli di Spoleto (titolare omonima d.i.), Ermanno Piccionne di Foligno (socio omonima ditta), Stefano Ricci di Castiglione del lago (direttore tecnico omonima ditta) e Marco Rosati di Spoleto (titolare della Edilrosati). Tutti hanno già provveduto a nominare i propri legali che si dicono pronti a dar battaglia alla tesi accusatoria mossa dalla procura di Perugia.
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