Oggi, nella sala consiliare presso Palazzo Spada a Terni, si è tenuta la presentazione del volume “La storia, le emozioni, i 100 anni. Il motogiro d’Italia”, per celebrare il centenario della manifestazione motociclistica del “Motogiro d’Italia”.
Un testo innovativo, che racchiude l’evoluzione di un evento, e che continua a coinvolgere un pubblico vasto.
Ad aprire la presentazione è stata Maela Piersanti, responsabile del progetto editoriale “La storia, le emozioni, i 100 anni. Il motogiro d’Italia”: “Questo testo nasce dalla volontà d’inserire tutte le esperienze che hanno colpito l’intero settore sportivo e sociale, nasce per dare un’immagine positiva capace d’esaltare il territorio”.
Il progetto è davvero singolare nel suo genere e destinato non solo agli appassionati di moto, ma a tutti coloro che amano la storia sportiva e non, del nostro paese.
“L’idea di questo progetto è stata sostenuta non solo per gli appassionati di moto, ma anche per chi ne ha riscontrato emozioni”- ha dichiarato nel suo intervento Leopoldo Di Girolamo – “Il motoclub mantiene viva la passione per questo sport”.
“Unire tutti intorno a questo sport è stata la base su cui si è sviluppato il progetto “La storia, le emozioni, i 100 anni. Il motogiro d’Italia” – continua Lorusso -“inoltre questa iniziativa coinvolge persone provenienti da tutto il mondo, dunque un’iniziativa internazionale”.
“Siamo arrivati a festeggiare i 100 anni del Motogiro d’Italia, dal 1914 al 2014”- prosegue l’attuale presidente dell’organizzazione, Mansueti -“questa iniziativa coinvolge varie nazioni, tra cui Stati Uniti. Inoltre i partecipanti del Motogiro sono stati sempre soddisfatti dell’evento”.
“Siamo stimati in tutto il mondo”- dice Paolo Rossi, ex presidente – “il nostro sito negli ultimi tempi ha avuto 45.000 visite”.
“Sono emozionato, questa è la mia prima presentazione in pubblico”- ha detto il neo assessore allo Sport, Emilio Giacchetti -“attraverso la collaborazione dei colleghi, con quest’evento è stato possibile ripercorrere la storia d’Italia, anche attraverso immagini evocative contenute nel testo”.
Le foto sono di Federica Pucino©