Sara Minciaroni
Si è fatto un po' attendere il segretario Pdl Angelino Alfano, ma delle circa 350 persone che affollavano la sala del Park Hotel nessuno si è mosso. E' stato acclamato il delfino di Berlusconi, ma il boato dalla folla è arrivato quando ha annunciato l'abolizione dell'Imu e la restituzione del balzello versato nel 2012. “Sappiamo dove andare a prendere i 4 miliardi di euro – ha ribadito Alfano dopo che già l'annuncio era stato dato da Berlusconi nei salotti televisivi – vogliamo rimborsali, per farlo tasseremo i capitali e le rendite finanziare detenute in Svizzera dagli italiani”.
La crisi e la rimonta – C'è tutto nel discorso di Alfano, dalla nascita e storia del Pdl fino alla rottura con Fini “il traditore per colpa del quale il governo Berlusconi è caduto – spiega in uno scroscio di applausi – se non fosse stato per lui saremmo ancora alla guida dell'Italia e non avremmo avuto 15 mesi di governo Monti”. Ce n'è anche per la magistratura che “è arrivata dove non è arrivato Fini, creando il caso Ruby”. Ma il Pdl è pronto a rialzare la testa e a chi chiede se in caso di vittoria Alfano sarà premier con Berlusconi ministro lui risponde : “Intanto pensiamo a vincere con un leader della coalizione che si chiama Berlusconi, il resto si vedrà”.
“Con Bersani voti uno e prendi due” – E' una delle frasi più d'effetto del segretario Alfano, poi parla dei suoi avversari e spiega: “Ieri e l'altro ieri Monti e Bersani hanno fatto un minuetto che li ha avvicinati. Oggi Monti dice che non c'è un accordo, Bersani lo stesso. Gli italiani hanno chiaro il concetto finale: voti uno e paghi due, perchè bisogna prendere poi alla fine insieme Bersani e Monti e pagare due volte in quanto entrambi vogliono aumentare le tasse, specificamente sono per l'aumento dell'Iva”.
La sinistra – “C'è una cosa sopra ogni altra che mette in difficoltà la sinistra il fatto che ci avevano dato per morti e invece siamo vivi e combattenti”. La sinistra subirà il diktat della Camusso e della Cgil che immagina una patrimoniale da 40 miliardi. Se i cittadini – ha aggiunto – vogliono evitare di pagare votando Bersani e Monti, perche' se li ritrovano insieme, hanno la possibilità di votare per il Pdl, che ha un chiaro programma di riduzione delle tasse a cominciare dal rimborso Imu pagata nel 2012 dai cittadini e dall'abolizione dell'Imu per gli anni successivi. Noi – ha sottolineato Alfano – proponiamo anche di non far pagare le tasse agli imprenditori che assumono i giovani per i primi 5 anni. Crediamo – ha concluso il segretario Pdl – che questo sia un programma realmente a favore dei cittadini in un momento di crisi economica”.
I propositi per l'Umbria – Obiettivo amministrative 2014 e regionali del 2015. “L'Umbria è una terra piena di scandali, gli elettori sono stanchi di una gestione clientelare da sanitopoli ad appaltopoli ed ora siamo a maritopoli”. A dirlo è Rocco Girlanda coordinatore regionale del Pdl che prende il testimone da Luciano Rossi ora in corsa per il Senato. “Non dobbiamo cedere alle sirene dell'antipolitica – continua Girlanda – dobbiamo recuperare consensi e ripartire anche qui in Umbria. Abbiamo già iniziato a rinnovare il rapporto con un tavolo permanente dei sindaci per promuovere il lavoro dei nostri amministratori”. E proprio quei sindaci siedono tra le prime file, tra i volti più noti Claudio Ricci e Donatella Tesei, con loro i consiglieri provinciali di Perugia e Terni, il senatore Franco Asciutti e la maggior parte dei candidati di Camera e Senato. Al tavolo della conferenza, Luciano Rossi, Massimo Monni, Rocco Girlanda e Pietro Laffranco.