“La straordinaria nevicata del febbraio 2012 è stato un banco di prova per saggiare l’efficienza del servizio di Protezione civile e del coordinamento comunale in questo settore”: per l’assessore Andreina Ciubini “l’Amministrazione si è strutturata per affrontare l’emergenza e gli eventi straordinari di carattere naturale per gestire il disagio e contenere le ripercussioni sul piano idrogeologico, come nel caso delle intense precipitazioni verificatesi nel mese di novembre”. Protagonista del sistema è il Presidio operativo-territoriale di protezione civile insediato nella Sala operativa comunale presso la cittadella dell’emergenza, che in momenti critici diventa il punto nevralgico perché ospita il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per le funzioni necessarie al caso e organizzare le prime attività di monitoraggio sul territorio attraverso l’impiego del personale dei Vigili urbani, affiancato dall’enorme contributo in termini umani e tecnici che apportano i gruppi di volontariato di Protezione Civile (Gruppo Comunale, Gruppo Alfa, ARI.RE e Aquile del Tiferno)”. Grazie al collegamento con gli uffici di Regione e Provincia” continua la Ciubini “abbiamo fatto fronte alle diverse situazioni critiche compresa l’esondazione del Tevere che ha riguardato, prevalentemente, la viabilità provinciale nella zona del Vingone, a confine con Citerna, nella zona di Piosina sul tratto di collegamento con la provinciale Aretina, ed in quella del Cornetto sul tratto di collegamento con Trestina. Due eventi, la neve e la pioggia, radicali per le nostre medie meteorologiche, che hanno determinato conseguenze sul territorio, tanto da attivare le procedure per dello stato di calamità. Niente, certo, rispetto a quanto accaduto in Emilia Romagna, dove i tecnici del comune di Città di Castello sono stati chiamati ad effettuare alcune verifiche di agibilità degli edifici danneggiati dagli eventi sismici nella zona di Crevalcore, nel rispetto del dramma che i residenti hanno vissuto e della collaborazione tra istituzioni. Siamo una terra sensibile da questo punto di vista: per questo la Giunta ha deliberato, nell’ambito delle azioni di prevenzione, l’adesione al programma di esecuzione delle indagini di microzonazione sismica e delle analisi per la condizione limite per l’emergenza del centro urbano. Il progetto sarà gestione insieme a personale dell’Anci, messo a disposizione della Regione. Su questo piano di precauzione si pongono anche le verifiche di stato di pericolo per la pubblica incolumità, che finora hanno prodotto nove ordinanze sindacali su dodici sopralluoghi espletati”.
“Rispetto al rischio idrogeologico, nel 2012 si sono conclusi i lavori di ricostruzione di tre dei quattro edifici danneggiati dall’evento di frana che si è verificato nell’anno 2005 nella località di Nuvole di Morra. Attualmente si è in attesa del deposito dei consuntivi dei lavori al fine dell’erogazione dell’ultima rata di contributo. Nel quarto edificio sono incorso i lavori di finitura che dovrebbero portare e compimento l’opera nel febbraio del 2013. Infine, ricordando l’esperienza dell’anno scorso, con un occhio alle previsioni ed uno alle tendenze climatiche generali, è stata acquistata una fresa (turbina) per il mezzo Mercedes Unimog, nell’ambito del Piano Antineve, che è possibile consultare nel sito web del comune”.