E’ finalmente ufficiale l’inizio dei lavori di restauro del pregevole organo della Chiesa di San Giovanni Battista a Castelvecchio di Preci, costruito intorno al 1760. Uno strumento attribuito a Domenico Antonio Fedeli, appartenente alla nota famiglia di organari marchigiani originari della Rocchetta di Camerino.
E’ stato grazie all’iniziativa intrapresa dall’Associazione di promozione sociale “Amici di Castelvecchio” che il sogno diventerà realtà. Parte del rilevante impegno economico necessario al restauro, sarà sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana con i fondi dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dal Consorzio B.IM. “Nera e Velino” di Cascia su richiesta del Comune di Preci, che ritenendo il progetto degno di attenzione, hanno concesso un contributo finanziario permettendo così l’avvio dei lavori; resta l’impegno di reperire la restante parte dei fondi ancora necessari al completamento, continuando il lavoro di sensibilizzazione e ricerca presso quelle istituzioni ed enti che potranno offrire il loro contributo a questo importante lavoro di recupero di un patrimonio artistico collettivo.
Di fondamentale importanza, per l’avvio del restauro dell’organo di San Giovanni Battista di Castelvecchio di Preci è stata la sensibilità e la disponibilità dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, S.E. Renato Boccardo; dei responsabili dell’Ufficio Beni Culturali della Curia diretto da Don Giampiero Ceccarelli e dalla dott.ssa Stefania Nardicchi; del parroco Don Luciano Avenati e del suo predecessore Padre Clemente Suny. Un grazie infine all’attenzione dell’autorità politica locale, al sindaco Pietro Bellini ed alla sua Amministrazione, e della Soprintendenza per i Beni storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria.
Il restauro, stimato della durata di circa due anni, è stato affidato a Michel Formentelli, figlio d’arte, formatosi con il padre Barthélémy, uno dei più importanti organari a livello internazionale. Insieme hanno costruito tra l’altro l’organo del Giubileo di Santa Maria degli Angeli, a Roma nel 2000, e condotto il restauro di innumerevoli organi oltre che in Italia anche in Francia, Svizzera, Austria, Belgio e Portogallo.