Ha preso il via ieri l'iniziativa di Icrb e Studio A '87 “Ad usum et comodum peregrinorum, ex voto per il San Carlo di Spoleto”.Una manifestazione innovativa di arte contemporanea che punta a coinvolgere nell'arco di due anni oltre cento artisti ed operatori culturali. Per ora già è un successo: l'artista spoletino Franco Troiani è riuscito a “raccogliere” una settantina di opere d'arte, realizzate appositamente per il San Carlo. Lo scopo è quello di creare un'esposizione permanente di opere dentro l'edificio di proprietà degli istituti civili riuniti di beneficenza che testimoni il passaggio degli artisti a Spoleto.
“E' un'iniziativa che avrà seguito – ha spiegato il commissario straordinario dell'Icrb Massimo Zuccaccia durante l'inaugurazione di ieri – e che è legata alla scritta realizzata da Troiani all'esterno del San Carlo: ad usum et comodum peregrinorum”.”Un evento molto originale – ha commentato il sindaco Brunini – che sa coniugare usanze del passato ai giorni nostri”. “Vorrei che Spoleto fosse una città accogliente, un luogo d'incontro, di sperimentazione” ha detto poi, lanciano una sua idea. Il primo cittadino ha infatti suggerito di recuperare gli schizzi dei pellegrini dei secoli scorsi e di metterli in mostra in un'apposita stanza.
È stata anche l'occasione, per Brunini, per annunciare la fusione (approvata in consiglio comunale con i voti della maggioranza e l'astensione della minoranza) tra Icrb e fondazione Micheli, che avverrà entro fine anno. Il sindaco non ha poi perso l'occasione di rilanciare la sua idea sullo svincolo sud, la cui realizzazione permetterebbe ai cittadini di riappropriarsi di un importante spazio (“piazzale Roma”) e del ponte romano attualmente ricoperto dal manto stradale.
L'inaugurazione della mostra dei moderni ex voto (che sarà seguita da un convegno a maggio in cui questi verranno messi in relazione con quelli tradizionali, principalmente religiosi) è servita anche ad annunciare l'ampliamento dell'albergo. Una struttura, quella gestita dagli istituti riuniti, che permette di fare veramente beneficenza “Quello che guadagniamo con il San Carlo – ha spiegato Brunini – va tutto per sostenere le attività sociali che vengono svolte in città”.
(sa.fra.)