Un festival dal passato glorioso e dalla forte identità artistica e culturale. Torna per la sua 22esima edizione Rockin’Umbria, una delle storiche kermesse musicali italiane che con passione e coraggio continua a mettere in luce le tendenze della cultura musicale contemporanea e giovanile.
Dal 23 al 28 luglio arriveranno in terra umbra (Perugia e Umbertide si confermano le due città simbolo della manifestazione) grandi artisti della scena rock (e dintorni) italiana e straniera, con tanti appuntamenti in programma, anche ad ingresso gratuito come da tradizione del festival.
È già iniziata, intanto, la prevendita dei biglietti (www.ticketitalia.com) per i concerti a pagamento degli Afterhours (23 luglio, ore 21.15, Arena Santa Giuliana di Perugia, € 23,00), di Patti Smith (24 luglio, ore 21.15, Arena Santa Giuliana di Perugia, € 34,50) e di Nina Zilli (28 luglio, ore 21.30, Piazza San Francesco di Umbertide, € 17,25).
Presso la grande Arena del Santa Giuliana di Perugia – palco anche di un altro grande festival umbro come Umbria Jazz – andranno in scena una delle rock band italiane per eccellenza e da più di vent’anni sulla breccia, gli Afterhours, e un’icona della musica mondiale come PattI Smith.
Quest’ultima torna in Italia per presentare il suo nuovo album “Banga – believe ore explode” (undicesimo album da studio di Patti Smith, il primo di inediti dal 2004) in cui i testi poetici, che si ispirano alle straordinarie visioni e osservazioni della Smith, riflettono il nostro mondo complesso, pieno di caos e bellezza. Un disco anche ricco di riferimenti al nostro Paese, a riprova dell’amore che lega l’artista statunitense all’Italia. Ed anche all’Umbria. Ne è prova il brano che la cantante ha dedicato a San Francesco d’Assisi. Ecco allora che il concerto di Perugia, terra del Santo patrono d’Italia, si carica ulteriormente di grandi attese.
Protagonisti di un’altra bella serata del festival saranno anche gli Afterhours, che sono tornati ad esibirsi dal vivo con un lungo tour estivo che fa seguito a “Padania”, il loro decimo album e primo prodotto in completa indipendenza. La band guidata da Manuel Agnelli presenterà anche a Rockin’Umbria il nuovo recente lavoro già accolto con vivi consensi dalla maggior parte dei critici oltre che dal pubblico di appassionati. Un album che affronta tematiche attuali e scottanti e si stacca nettamente dalla gamma di proposte attuali della musica italiana per l’intensità dei testi e le coraggiose soluzioni sonore.
Location suggestiva ed accogliente sarà anche l’ormai collaudata piazza San Francesco nel centro storico di Umbertide, che ospiterà il concerto di Nina Zilli. “L'amore è femmina”, il suo ultimo album, fa da ossatura al tour estivo in cui la bravissima cantante, accompagnata da una band che la asseconda nel modo migliore, propone ogni volta una serata di musica che è un atto d'amore verso la soul music, il miglior pop italiano e la lezione delle grandi della black music.
Tanti altri, inoltre, saranno gli artisti, le band e le iniziative in programma, che andranno a completare la sei giorni di grande musica, come l’attesissimo live del gruppo de Lo Stato Sociale, una delle realtà più interessanti degli ultimi periodi per la scena indipendente italiana (27 luglio, Umbertide).
Ma il cartellone della manifestazione musicale sarà ancora una volta “multigenerazionale”, grazie ai concerti delle storiche figure del panorama musicale affiancati però dalle esibizioni delle più interessanti realtà umbre e nazionali che si stanno mettendo in luce negli ultimi periodi, per quanto riguarda soprattutto la scena musicale alternativa. Ad accompagnare gli ospiti principali del festival ci saranno quindi anche gli artisti di “Umbria Calling”, un progetto che fin dalle prime edizioni di Rockin’Umbria ospita i gruppi e i musicisti umbri che più di tutti si sono distinti.
Insomma, un cartellone degno della ricca, musicalmente e culturalmente parlando, storia di questo festival, che è iniziata con la prima edizione datata 1984 (per alcuni anni il festival si è fermato, interrotto nel 1998 è ripartito poi nel 2005).
Insomma, quello che negli anni ‘80 è stato uno dei primi e più innovativi festival rock italiani e che ha cercato di crearsi un’identità nel segno di progetti ispirati alla promozione delle nuove tendenze della cultura giovanile in Italia, ripropone ancora oggi gli stimoli più interessanti della scena musicale attuale. Puntando sempre alla valorizzazione di tutto il patrimonio culturale “underground”, ben oltre la canonica definizione di rock.