Luca Biribanti
Nonostante ieri sia arrivata la notizia del commissariamento della Confcom-Fipe e del suo presidente, Francesco Bartoli ha portato a termine la sua piccola rivincita, marciando in capo al serpentone degli automobilisti che si sono mobilitati per protestare contro le multe degli autovelox. Intorno alle 12.30, davanti il parcheggio del cimitero si sono radunate una 40ina di macchine, tutte 'marchiate' con gli ormai famosi talloncini “Benvenuti a Terni, città degli autovelox” e altri slogan simili; da lì è partito il serpentone con clacson spiegati in mezzo al traffico, proprio in direzione delle odiate macchinette. Il corteo ha fatto 5 giri intorno alla rotonde dello stadio e dell'acciaio percorrendo in entrambi i sensi di marcia la strada con gli autovelox. A conclusione della manifestazione, il corteo si è portato sotto Palazzo Spada, per far sapere, a colpi di clacson, il loro dissenso nei confronti della politica.
“Una vera e propria tassa occulta – ha detto Bartoli prima che il corteo partisse – che in un anno frutterà al Comune circa 6 milioni di euro di cassa. Questo per la città è un danno economicamente irreparabile – continua Bartoli – poiché quei soldi, sono liquidi che non finiranno tra i guadagni dei negozianti, ma nelle tasche del comune”. Oltre all'aspetto economico, c'è un aspetto legale della vicenda, ancora tutto da chiarire. Tutto ruota intorno alla definizione che si deve dare alla strada interessata dall'installazione degli autovelox. Se la strada è 'urbana', come sembrerebbe da un rapporto fatto dall'Aci, gli autovelox sarebbero illegali; se invece la strada è 'ad alto scorrimento', come risulta ai tecnici del Comune, gli autovelox sarebbero regolari, con la possibilità di innalzare la taratura entro i 70Km/h.
Bartoli fa sapere che è partita la prima tranche di ricorsi alle multe che, sempre secondo l'ex presidente Fipe Terni, sarà vinta senza problemi; soltanto domani si avrà la certezza, dopo la sentenza del giudice di pace.
“La protesta è solo agli inizi – dice Bartoli – questi autovelox non servono come deterrente per coloro che causano incidenti gravi. Chi guida sotto l'effetto di droghe o alcol non è assolutamente intimorito da questi apparecchi. Basti pensare che il 90% delle multe è stato elevato per velocità di 5-7 Km/h oltre il limite consentito per capire come nell'arco di 3 mesi siano entrati nelle casse del comune circa 2 milioni di euro”
L'obiettivo di questo movimento spontaneo di protesta è quello di arrivare a una sanatoria che risarcisca coloro che avrebbero subito multe ingiuste, oppure rivedere la taratura dei sensori degli autovelox, aumentando il limite di velocità consentito.
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