Aveva cambiato nove volte il proprio domicilio fiscale in poco più di dieci anni, un imprenditore a cui la Guardia di Finanza di Terni ha contestato ricavi non dichiarati al Fisco per oltre un milione di euro.
Titolare di un azienda operante nel ternano nel settore dell’arredamento, già rappresentante di altre società operanti anche nel settore del commercio degli autoveicoli, tra il 2006 e il 2007, pur avendo importato merci da paesi della Comunità Europea e pur avendole poi rivendute ad aziende del centro Italia, non aveva mai presentato alcuna dichiarazione fiscale.
In particolare l’attenzione delle Fiamme Gialle si accentrava su tale persona, anche perché dalla consultazione dei terminali in uso alla Guardia di Finanza, risultava aver variato il proprio domicilio fiscale ben 9 volte, tra il 1999 e il 2010, tra Terni e Roma destando non poche perplessità negli investigatori.
A quel punto venivano effettuate le verifiche del caso, accertando che l’impresa, una ditta individuale, non aveva né conservato le scritture contabili obbligatorie né tantomeno dichiarato al fisco l’importo di quanto incassato. La quantificazione delle vendite, veniva effettuata dai Finanzieri attraverso l’incrocio dei dati acquisiti presso clienti e fornitori.