Campionati spagnoli, coppe nazionali e punto fondamentale della “selecciòn” delle furie rosse, una delle più forti al mondo nel calcio a 5 femminile. Questa una parte della bacheca di una top-player internazionale come Patri Jornet, giocatrice del Tsc & Preci. A distanza di cinque mesi dal suo arrivo in Italia andiamola a scoprire meglio con una intervista rilasciata al sito della federazione spagnola di calcio a 5 femminile.
Allora Patri sono ormai cinque mesi che sei in Italia come ti stai trovando e cosa ne pensi della Serie A italiana?
Mi trovo molto bene, molto contenta e molto felice. Dal primo giorno mi è sembrato di stare a casa. Il gruppo a livello umano è molto buono, la squadra ha qualità, l’organizzazione del club è un modello e per questo mi devo dedidcare solo ad allenarmi e giocare. La cosa peggiore è stata tutto il tempo perso nell’aspettare il trasfer dalla Spagna, però già mi avevano avvisato che sarebbe stato così quindi ero preparata. Sul campionato ho visto squadre molto combattive ed è un campionato chiaramente non all’altezza di quello spagnolo tatticamente parlando, però è molto competitivo e nessuna squadra può rilassarsi nell’affrontare l’altra.
Sei una top player europea e mondiale come ti sembra la Società Tsc&Preci rispetto a quelle spagnole che tu conosci?
Beh prima di tutto io non mi sento una top player visto che non devo essere io stessa a parlar bene di me, non è nel mio stile. Quello che sono, di certo, è essere molto ambiziosa ed esigente con me stessa. Rispetto ai clubs spagnolo c’è un po’ di tutto, però è chiaro che rispetto a organizzazione, struttura, maniera di lavorare, rispetto e serietà sugli aspetti economici, non ho mai trovato nessuna società come questa. Sono molto felice di essere qui.
Come ti stai trovando con le differenze a livello tecnico di intendere il calcio a 5 in Italia rispetto alla Spagna?
All’inizio con tanta fatica visto il lavoro fisico che abbiamo svolto, ero arrivata al punto di chiedere una foto del pallone pur di vederne uno! Ah ah ah! Beh infondo è anche quello che mi ha convinto a venire qui. Conoscere un calcio a 5 differente, in Spagna tecnicamente e tatticamente sinceramente siamo più avanti, però a livello di immagine e disciplina l’Italia è imbattibile, c’è più rispetto tra tutti, compagni e rivali. Per quanto mi riguarda è chiaro che per me che sono una giocatrice di pressione a tutto campo preferirei un ritmo gara più alto e rapido, però è chiaro che mi devo adattare a le circostanze e lo devo fare con rispetto e disciplina.
La partita più difficile fino a ora?
La gara più difficile per me è stata con l’Aragonese. E’ curioso questo perché è una squadra di livello inferiore, ma contro di noi è stata una grande squadra. Ci ha affrontato con una gran difesa e non siamo state in grado di trovare soluzioni per vincere la partita.
La giocatrice che più ti è piaciuta fino ad esso di questa Serie A?
Ci sono molte grandi giocatrici in questa Serie A, più di quello che immaginassi. Pero senza dubbio la mia giocatrice preferita è la mia compagna e amica Neka. Ho la fortuna e il privilegio di giocare con lei. Mi piace da morire giocare con lei! Ha una tecnica da invidiare.
Con il tuo arrivo e di giocatrici come Lucilèia, può migliorare il calcio a 5 femminile italiano per te?
Si è chiaro e ovvio che l’arrivo di giocatrici come Lucilèira ma anche Blanco, Argento, Fernandez dell’Isolotto, Dalla Villa del Portos, Gasparini al Sinnai e altre giocatrici di livello internazionale stanno facendo di questo campionato uno dei più interessanti al mondo. Tutto quello che è qualità e spettacolo è meglio per il calcio a 5 italiano, per ottenere il maggiore rispetto e attenzione al di fuori.
Per prima, come giocatrice di livello mondiale, hai scommesso sulla Serie A italiana, ti sei pentita?
Per niente! Anzi mi sento di aver preso la migliore decisione della mia vita! Il mio rappresentante Willy Lapuente mi aveva parlato molto bene del club e della squadra e tutto quello che mi ha detto è stata la verità e compiuto alla perfezione. Qui mi stanno trattando meravigliosamente e aprofitto di questa intervista per ringranziare tutti coloro che formano questa grande famiglia del Tsc&Preci.
Arriviamo all’ultima domanda forse la più ovvia, ma anche la più attesa: dove pensi di arrivare tu e dove pensi che debba arrivare questo Tsc&Preci in questa stagione?
Voglio vincere tutti i titoli! Non mi piace perdere, neanche negli allenamenti. Per questo sono qui, per vincere tutto. Io sono venuta qua per conoscere un altro campionato, un’altra mentalità è vero, ma ciò che non cambia è che voglio cometere e vincere tutto. In quanto alla squadra, abbiamo tutta la qualità per vincere i due titoli in palio in questa stagione, lo scudetto e la coppa. E se ci fosse altro, anche tutto l’altro!
