E' un 23 enne perugino il responsabile delle scritte che hanno imbrattato il centro storico di Perugia tra mercoledì e giovedì. F.M. -queste le iniziali del ragazzo- è stato “tradito” dalla segnalazione ai carabinieri di un cittadino, che lo ha visto mentre imbrattava diversi muri del centro storico con delle scritte inneggianti alla violenza, all'odio politico e di insulti al Pontefice. I militari hanno fermato il ragazzo in piazza Iv Novembre e lo hanno denunciato.
“Le scritte sulle mura del centro storico danneggiano il patrimonio storico artistico e architettonico della città e l’immagine stessa di Perugia”, ha detto in una nota il vicesindaco di Perugia Arcudi. “Una città da sempre civile e accogliente. Saranno intensificati i controlli e previste misure deterrenti più restrittive”.
Secondo quanto riferito da Arcudi, il personale del Cantiere comunale è già al lavoro per ripulire le scritte, ma “serviranno diversi giorni, visto che le scritte sono piuttosto diffuse”.
Arcudi ha detto che “non è questo il clima che vogliamo per Perugia, una città nota in tutto il mondo per i suoi messaggi di pace e di solidarietà, per la tolleranza e l’accoglienza; Perugia è la città della non violenza e vogliamo che tale rimanga”. Le scritte – fa notare poi il vicesindaco – hanno anche un altro impatto negativo sulla città: “la pulizia delle mura ha un costo che ricade su tutti i cittadini. Sono risorse, importanti, che vengono sottratte dal bilancio, che vengono tolte da settori strategici del nostro vivere. Risorse preziose in una fase economica delicata, in un momento in cui il governo taglia ulteriormente finanziamenti e impone nuove restrizioni. Di fatto, il Comune di Perugia per eliminare quelle scritte, ogni anno investe circa 60 mila euro. Già nei mesi scorsi siamo intervenuti per ripulire dalle scritte altri muri, e di recente sono state ripulite le scritte che hanno imbrattato Piazza dell’Università, Via XIV Settembre e Via Bontempi. Risorse che potrebbero essere destinate a incrementare i servizi alla persona. Continueremo a vigilare – conclude Arcudi – perché il fenomeno delle scritte vada scomparendo, intensificheremo i controlli e contemporaneamente invitiamo i cittadini a collaborare con il Corpo di Polizia Municipale, segnalando eventuali casi”.