La nota della società: “La Sii scpa ha attivato oggi un servizio di autobotti con il compito di prelevare i liquami in ingresso agli impianti di depurazione di Amelia ed Acquasparta sottoposti a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. Le operazioni andranno avanti fino a nuove disposizioni del giudice e comporteranno per la società un grandissimo sforzo, messo tra l’altro in campo in pochissime ore, ed un pesante aggravio economico di circa 10.000 euro al giorno di soldi pubblici che inciderà sui costi complessivi del servizio. La situazione di emergenza è stata affrontata tempestivamente e in maniera efficace dovendo risolvere gravosi problemi tecnici inerenti il servizio sostitutivo degli impianti, provvedere al controllo di eventuali rigurgiti da rete fognaria e possibili sversamenti non controllati, oltre che attenersi strettamente alla vigente normativa sui rifiuti. Le operazioni della Sii, in stretta collaborazione con Asm e Umbria 2, hanno l’obiettivo di tentare di ottemperare alle disposizioni giudiziarie, evitando l’immissione nei depuratori dei liquami nei quali sono stati riscontrati valori di zinco superiori alla norma, fatto che era stato già evidenziato dalla Sii che aveva comunicato il problema alle autorità competenti prima dell’intervento della magistratura. Contestualmente è stato predisposto un presidio notturno e diurno degli impianti tramite personale interno”.
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