L’Organizzazione Sindacale del “Sindacato Nazionale Forestale”, attraverso i rispettivi Dirigenti regionali Dario Bellachioma, Segretario Regionale dell’Umbria e Wolfgang Bernelli, Segretario Provinciale di Perugia, denuncia la ventilata minaccia di soppressioni di uffici del Corpo Forestale dello Stato, quali i Coordinamenti Distrettuali e l’accorpamento di Comandi Stazione. Circa questa delicatissima vicenda, il Sindacato Nazionale forestale ha messo al corrente molte autorità del Governo centrale, a cui è stato chiesto un risolutivo intervento per frenare questa scelta, che di fatto mortifica gli uomini e le donne del Corpo Forestale dello Stato che ogni giorno con motivato spirito di appartenenza al Corpo svolgono al meglio il proprio dovere, cercando di garantire il miglior servizio al cittadino nonostante le molteplici difficoltà che sul campo si riscontrano.
Ecco il testo della lettera inviata dai segretari regionale e provinciale Bellachioma e Bernelli al sindaco di Spoleto Daniele Benedetti
Egr. Signor Sindaco
con la presente, le suddette Segreterie Sindacali portano a conoscenza la S.V. circa l’eventuale e minacciata intenzione del Capo del Corpo Forestale dello Stato – Ing. Cesare Patrone – e di alcune Organizzazioni Sindacali, di procedere alla soppressione del Coordinamento Distrettuale di Spoleto.
Questa Organizzazione Sindacale, avendo in passato ricevuto più volte dall’Amministrazione Centrale del Corpo rassicurazioni circa le problematiche in oggetto, era certa che vi sarebbero state ulteriori verifiche per accertare e controllare la reale situazione di ogni singolo reparto periferico come i Coordinamenti Distrettuali ed i Comandi Stazione.
L’Amministrazione Centrale si era impegnata ad istituire un nuovo tavolo tecnico “Nazionale e Regionale attualmente in corso d’opera” per valutare gli elaborati già prodotti secondo i quali anche nella Regione Umbria si sarebbe inevitabilmente proceduto alla soppressione dei Coordinamenti Distrettuali del C.F.S. di Spoleto e Gubbio, istituendo in sostituzione i N.O.S. così come decretato dal Signor Capo del Corpo, n° 2532 del 17 Luglio 2009.
Tale riorganizzazione funzionale è stata intrapresa in virtù di una paventata logica di “economizzazione” nella Pubblica Amministrazione, logica a tratti opinabile, che non tiene conto delle realtà locali, delle problematiche peculiari di ogni territorio e soprattutto del fatto che, in alcuni casi, la presenza di Uffici del C.F.S. quale Forza di Polizia rappresenta un essenziale ed insostituibile servizio al Cittadino. Parere di questa Segreteria è che si debba tutelare ad ogni costo il ruolo di Polizia “di prossimità” assicurato dal Corpo Forestale dello Stato.
Sopprimere un baluardo di legalità come i Coordinamenti Distrettuali ed i Comandi Stazione della Forestale, con le loro specificità, le loro competenze “tecniche” in settori delicati come quello agro-pastorale e tutela del paesaggio in generale, significa non garantire più un Servizio al Cittadino. La Forestale non sparirà di certo, ma la sua presenza sul territorio risulterà inevitabilmente ridotta al minimo. La logica di sopprimere i Servizi a favore del presunto risparmio appare miope ed irresponsabile. Sussiste infatti una mera presunzione di risparmio che in virtù della futura riorganizzazione territoriale del C.F.S. sarà inevitabilmente sconfessata dai fatti.
Ci preme ulteriormente sottolineare che la chiusura di diversi Uffici/Comandi di Stazione aggrava la già drammatica situazione che vede il Corpo Forestale dello Stato impegnato in vari servizi, tra cui l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il tutto esercitato con la massima professionalità da parte dei Forestali tutti, pur consapevoli del risicato numero degli appartenenti;
Ricordiamo, inoltre, che la Regione Umbria ha istituito anzitempo una convenzione con il Corpo Forestale dello Stato che prevede un’attività istituzionale in Regione legata ad Incendi Boschivi, e tutela del Patrimonio Paesaggistico Ambientale. Nel Corpo forestale dello Stato della Regione Umbria si assiste ad una mera riduzione di questi concetti, limitando di fatto i compiti propri della Nostra Prestigiosa e Storica Amministrazione. La diminuzione delle unità organiche del Corpo Forestale dello Stato nella nostra Regione è fortemente in contro tendenza rispetto alla presenza di altre Forze di Polizia e ai Vigili del Fuoco, considerando inoltre che l’Umbria rientra tra le Regioni ad alto rischio sismico e pertanto verrebbe compromessa anche la valorosa funzione di Protezione Civile di cui il Corpo Forestale dello Stato è parte attiva.
