Nessuna nota ufficiale sul sito del Comune di Terni, nessuna nota del sindaco Leonardo Latini (Lega) sulla giornata del 25 aprile, festa della Liberazione.
Se fosse una dimenticanza, sarebbe grave, visto che il tricolore che il sindaco indossa è il frutto della Costituzione che scaturisce dai valori generati da tutte le forze che presero parte alla lotta contro il Nazismo e il Fascismo; dalla società civile alla Resistenza.
La sola deposizione della corona al monumento dei caduti, senza una foto o un messaggio da rivolgere ai propri concittadini (che il sindaco non manca mai di pubblicare per ogni occasione) in una delle date più significative della nostra Repubblica, non può rappresentare la storia della comunità ternana che ha espresso, negli anni dell’occupazione nazifascista, alti valori democratici. In un momento di restrizione delle libertà personali legata all’emergenza Coronavirus, un messaggio del sindaco sarebbe stato ancora più significativo e importante per rafforzare il senso di comunità e di Stato.
Unica nota sulla pagina del sindaco è relativa allo “spettacolo delle frecce tricolori”, come se volassero per caso sui cieli di Roma.
Se fosse una decisione politica, il fatto sarebbe ancora più grave, visto che anche Matteo Salvini ha rivolto un messaggio oggettivamente positivo al popolo italiano.
“Grazie a chi, 75 anni fa, oggi e domani, ha messo, mette e metterà al centro della propria vita la battaglia per la Libertà.
La voglia di Libertà può essere attaccata, offesa, incarcerata, derisa, ma alla fine vince sempre.
Grazie ai nostri nonni, un abbraccio ai nostri genitori, una carezza ai nostri figli.
Fra qualche anno ricorderemo questi giorni incredibili di sofferenza, di paura, di rabbia, di incertezza e preoccupazione, e penseremo a quanto siamo stati bravi, forti e coraggiosi nel superarli, per tornare a sorridere.
Qualcuno, oggi come allora, dice che la libertà, come donne e uomini, come Italia, non serve, è un lusso di cui possiamo anche fare a meno. No!
Libertà è madre di salute, lavoro, amore, sicurezza, fede, onore, felicità e coraggio”
Anche la governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, ha ricordato in modo dignitoso il 25 aprile.
“Appare superfluo sottolineare come questo sia un 25 aprile fuori dall’ordinario per tutti noi. Ma quanto sta accadendo non fa certo venire meno il significato di una data che ha segnato la nostra storia, così come il ricordo del sacrificio di tante vite umane, la sofferenza, i valori di libertà, Resistenza, democrazia e pace che la ricorrenza porta in seno”.
Quando si ha la giusta aspirazione a indossare la fascia tricolore per rappresentare una comunità, bisogna sempre considerare che si rappresenta la comunità in nome dello Stato, né di se stessi, né del proprio partito di appartenenza. Le istituzioni, oltre ad avere l’obbligo di esaltare i valori a fondamento dalla Costituzione, dovrebbero sentirlo come dovere etico-morale; ecco perché Terni meritava un 25 aprile migliore. Se l’amministrazione comunale ‘ha dimenticato’, la città di Terni non dimentica.
(la foto si riferisce al corteo cittadino del 25 aprile 2019)