I fatti risalgono al giorno della Festa dei Ceri di oltre un anno fa, la prima annullata causa Covid | Tra gli sconsiderati assembramenti un vigile urbano era stato circondato, apostrofato e spintonato da alcuni eugubini, prima udienza a maggio 2022
Violenza e minaccia nei confronti di un vigile urbano. E’ questa l’accusa mossa a 5 ceraioli, che il 15 maggio 2020 – primo anno in cui il Covid costrinse all’annullamento della Festa dei Ceri – avrebbero rivolto parole offensive all’agente di Polizia locale, che sarebbe anche stato circondato e spintonato dagli imputati.
I 5 eugubini, sempre secondo l’accusa, avrebbero anche strappato il cellulare di mano al vigile. Ora tutti loro – difesi dagli avvocati Luca Maori, Mario Bruto Gaggioli Santini, Giusi Mazziotta e Cosimo Gabriele Caforio – si dovranno presentare al tribunale penale di Perugia a maggio 2022, quando è fissata la prima udienza.
15 maggio senza Ceri, assembramenti e tensione in Corso Garibaldi
Il 15 maggio 2020 fu uno dei giorni più bui per la città che, costretta a rinunciare alla sua Festa più rappresentativa e sentita, dovette anche assistere a sconsiderati assembramenti in Corso Garibaldi (nella foto) e nelle vie limitrofe, allora, in piena pandemia, vietatissimi.
Intorno alle 18, per placare gli animi e far rispettare le norme anti Covid, era intervenuta proprio la Polizia Municipale, che il giorno stesso aveva subito aperto procedimenti di natura penale e amministrativa. In quel triste e turbolento e 15 maggio, a testimoniare la follia di alcuni sconsiderati, erano stati anche numerosi video amatoriali, circolati su social e Whatsap, e arrivati perfino alle cronache nazionali.