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Ai nastri di partenza l’Ameria Festival, il programma

Redazione

Ai nastri di partenza l’Ameria Festival, il programma

Presentata l'edizione 2017 della rassegna che per oltre un mese unisce l'incanto dei grandi classici a curiosità culturali di fascino e suggestione
Lun, 18/09/2017 - 17:36

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Tutto pronto per l’Ameria Festival, che si inaugurerà venerdì 22 settembre 2017 con la messa in scena dell’opera del Rigoletto. Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta questa mattina a Terni, erano presenti  il sindaco di Amelia Laura Pernazza, il presidente della Società Teatrale Riccardo Romagnoli e Lara Maroni, responsabile generale del Festival per raccontare la nuova edizione di questo Festival che sa unire l’incanto dei grandi classici a  curiosità culturali di fascino e suggestione.

L’edizione 2017 dell’Ameria Festival è in programma dal 22 settembre al 29 ottobre  in una delle più antiche città dell’Umbria, la romana Ameria – oggi Amelia, in provincia di Terni – con un calendario che rinnova anche per quest’anno appuntamenti che sanno unire l’incanto dei grandi classici a curiosità culturali di fascino e suggestione. La location sarà, come di consueto, quella preziosa del Teatro Sociale di Amelia, gioiello dell’architettura settecentesca, celebre nel mondo musicale per aver mantenuto, dopo oltre due secoli, un’acustica d’eccezione.

Il Festival, dopo essersi avvalso fino allo scorso anno della prestigiosa consulenza artistica del maestro tedesco Peter Stein – ora impegnato  all’estero -, ha da oggi come direttore artistico il maestro Renzo Renzi, direttore d’orchestra e curatore di  prestigiose rassegne operistiche e concertistiche in Italia e all’estero. Animatore e patron di Ameria Festival è Riccardo Romagnoli, storico presidente dell’antica Società Teatrale e da sempre coordinatore generale della manifestazione.

Anche quest’anno il programma degli eventi è articolato per week-end, così da favorire, soprattutto per chi viene da fuori regione, la possibilità di trattenersi per il fine settimana in questo angolo dell’Umbria, così ricco di storia e d’arte: ogni venerdì musica d’eccellenza; ogni sabato prosa o jazz; ogni domenica appuntamenti turistico-culturali, happening eno-gastronomici, mostre e raduni d’auto d’epoca.

Il Festival di quest’anno si aprirà il 22 settembre con un Rigoletto d’eccellenza.   Sul palco, nei panni del gobbo più famoso della lirica, Luca Grassi, baritono pluripremiato e dal fulgido curriculum internazionale. Nella sua ventennale carriera ha calcato con straordinario successo di critica e di pubblico molti dei più importanti palcoscenici dei teatri lirici europei e americani (senza contare  le sue fortunate tournées in Giappone e in Cina). È oggi al culmine della maturità artistica e della notorietà internazionale. Recentissima la sua esibizione da protagonista, nel maggio scorso, ad Essen (Aalto Theater), proprio nel Rigoletto, lo stesso ruolo in cui  si esibirà al Teatro Sociale di Amelia. Ben noti agli appassionati anche i nomi dei coprotagonisti Patrizia Cigna (Gilda) e Angelo Fiore (Duca di Mantova).

Fra i grandi nomi di questa edizione: Peppe Servillo, che offrirà (20 ottobre) una personalissima rilettura dell’Hystoire du Soldat in napoletano;  Enrico Lo Verso, che metterà in scena (21 ottobre) un particolare adattamento teatrale del pirandelliano Uno, nessuno, centomila. Altri titoli di prosa in programma sono: Cose popolari, pièce tragicomica di grande successo di Nicola Pistoia e Francesco Stella (23 settembre), che la interpretano con uno stuolo di giovani attori; Taxi a due piazze, celeberrima esilarante commedia di Ray Cooney (14 ottobre), per la regia di Matteo Vacca. Una serata è dedicata ai grandi monologhi di Shakespeare nell’interpretazione di Franco Castellano. Il cabaret veste quest’anno i panni eleganti, quanto  divertenti, di  Dosto & Yevsky (30 settembre): un duo comico-musicale di grande successo, che rivisita e dissacra famosi temi classici, nel piacevole crescendo d’uno humor  raffinato e irresistibile.

Ma l’offerta musicale, oltre al Rigoletto, presenta altre chicche: un’avvincente serata Classic Prog (29 settembre) con un repertorio tra musica colta e musica popolare dal ‘700 ad oggi, e uno splendido Concerto per pianoforte e orchestra   (6 ottobre), che farà rivivere con uno dei più autorevoli e applauditi pianisti del nostro tempo, Giovanni Bellucci, accompagnato dall’Orchestra di Europa Musica, due grandi ed amati capolavori: il Concerto n. 5 “Imperatore” di   Beethoven e la  Sinfonia n. 40 K. 550 di  Mozart.

Tra i protagonisti assoluti della rassegna c’è anche l’incomparabile Antonello Salis  (13 ottobre) in una serata jazz che, giocando sul magico suono della fisarmonica e  del pianoforte, regalerà preziosi squarci ritmico-melodici dal blues al melodramma, dalle colonne sonore disneyane alla musica del grande cinema.

Un evento di assoluto rilievo è la celebrazione (12 ottobre) del 45° anniversario della nascita di Claudio Monteverdi, affidata agli esperti strumentisti dell’ Ensemble Roma Sinfonietta, diretti da Fabio Maestri, che non solo riproporranno  la sempreverde Tancredi e Clorinda del grande cremonese, ma presenteranno in prima esecuzione assoluta un “madrigale drammatico” di Claudio Ambrosini, illustre autore contemporaneo, su testo di Torquato Tasso.

La musica contemporanea è peraltro rappresentata anche da due dei nomi più emblematici ed interessanti della ricerca musicale degli ultimi decenni: Salvatore Sciarrino e Denis Schuler, in un concerto di musiche per flauto (27 ottobre), interpretato da Elisabeth De Merode: concerto, che prevede incursioni anche nel repertorio flautistico classico, ma soprattutto la contemporanea proiezione delle  splendide, intriganti immagini delle sequoie di  Redwoods di Anne Rochat,  per la regia video di Letizia Renzini.

Due i grandi appuntamenti musicali di chiusura: il primo all’insegna del grande repertorio classico con l’Ensemble Berlin, formato dai solisti dei Berliner Philharmoniker  (28 ottobre, ad Amelia per il secondo anno consecutivo),  con il Concerto italiano di Bach e celebri brani di  Mozart; l’altro, che chiude propriamente la rassegna (29 ottobre), con la Banda Sinfonica dell’Umbria, diretta da Paolo Venturi.

Tornano, come da tradizione, gli appuntamenti  infrasettimanali con la cultura, che offrono, nelle più belle sale dei palazzi storici amerini, ghiotte comunicazioni di accademici e studiosi  sui legami tra la Roma dei Papi e l’Amelia dei cardinali e diplomatici del ‘4/500, con le committenze ai grandi artisti dell’epoca, da Piermatteo ad Agostino di Duccio, da Tintoretto al Mascherino. O sull’evoluzione della lingua italiana o sulle mura poligonali in Italia.  Ed altro ancora.

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