Anche Norcia ieri ha celebrato il 25 aprile nel 72° anniversario della Liberazione d’Italia. Il sindaco Nicola Alemanno ha reso omaggio al momento ai caduti, posto in piazza Vittorio Veneto, deponendo una corona di fiori. Presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’amministrazione comunale e delle associazioni combattentistiche e d’arma e l’Anpi.
Una celebrazione che è stata sempre tradizionalmente celebrata a Norcia, quella del 25 aprile. “E’ un capitolo importante della nostra storia repubblicana, – ha detto il primo cittadino – una data fondante del nostro sistema democratico. Proprio per la particolarità della nostra condizione attuale, deve vederci impegnati in una riflessione non solo sull’importanza di questa data per la storia e la memoria collettiva ma sul processo di ricostruzione che ne seguì”. Furono anni di intenso lavoro e il popolo italiano seppe allora dare prova di grande determinazione e coesione. “Sicuramente abbiamo bisogno di tempo per capire bene il nostro passato – ha detto Alemanno – ma in questi ultimi anni molti progressi sono stati fatti in tal senso. Sono convinto che per accrescere i valori di libertà e pluralismo nella nostra democrazia sia indispensabile ormai superare gli steccati ideologici divenuti oggi, nell’era di internet e del villaggio globale, assolutamente anacronistici”. Poi Alemanno ha fatto un appello ai giovani affinché siano “orgogliosi di partecipare in modo attivo alla vita e al benessere della propria città, della propria collettività. Solo attraverso l’impegno diretto, ognuno con le proprie competenze e capacità e disponibilità sarà possibile realizzare il senso compiuto della parola ‘ricostruzione’. Per noi amministratori fare questo, servire la nostra comunità, non deve comportare cedimenti né soste: occorre sentire tutti poi decidere quello che è il bene della collettività. E’ la fatica – conclude – del vivere in una comunità con i principi democratici, a cui si aggiunge la terribile emergenza di questa crisi sismica che sembra non finire mai”.
Al termine del suo intervento, il sindaco ha guardato con fiducia al futuro, puntualizzando come ci sia da lavorare molto e c’è da evitare il rischio de-antropizzazione del territorio: “Come tutte le crisi anche questa lascia intravedere i segni del suo superamento. Da ogni caduta ci si può risollevare, anche più forti e temprati di prima: quindi resilienti, più disposti al cambiamento, all’innovazione di certi percorsi che sembrano immutabili e invece sono solo logori e invecchiati. Con i valori riconquistati di libertà ed unità che celebriamo oggi, e che non dovranno essere più persi, possiamo farcela e dobbiamo essere orgogliosi di sentirci, nursini, italiani ed europei”.
Al termine delle cerimonia, il parroco di Norcia, don Marco Rufini, ha impartito la benedizione ai presenti e alla corona posta ai piedi del monumento. Poi accompagnati dal complesso bandistico Città di Norcia, che ha eseguito l’inno nazionale ed altri brani, i presenti si sono recati in piazza San Benedetto per la foto tutti insiemi ai piedi del Santo Patrono d’Europa.