Fine anno con polemica rovente al Comune di Foligno dove i sindacati dettano una nota stampa durissima sulla decisione, “atto unilaterale”, dell’Ente di destinare 215mila euro aggiuntivi per il miglioramento dei servizi, ai 9 dirigenti comunali oltre ai 160mila già stanziati in loro favore in base agli obblighi del contratto nazionale. Una scelta che Cgil, Cisl e Uil -Funzione Pubblica stigmatizzano come una mancanza di sacrificio, sopratutto quando sono in discussione i redditi più elevati del contratto nazionale. Ecco di seguito la nota sindacale della triplice.
Il Comune di Foligno destina circa 25 mila euro medi procapite ai dirigenti senza accordo sindacale, nonostante per il contratto nazionale di lavoro sia obbligatorio. In totale 215 mila euro individuati dall’Ente facoltativamente per il miglioramento dei servizi, in aggiunta ai circa 160 mila euro dovuti ai 9 dirigenti in servizio nel 2015 in base agli obblighi stabiliti dal contratto nazionale. In pratica la giunta sceglie di aumentare il salario accessorio dei dirigenti, rispetto agli obblighi di legge, di oltre il 130%.
E per i rimanenti 320 dipendenti? 400 euro pro capite di investimento per il miglioramento dei servizi, per un totale di 130 mila euro, in aggiunta al milione e quattrocento mila euro di salario accessorio dovuto da contratto nazionale (un +10% a fronte del +130% riconosciuto alla dirigenza). Stesso obiettivo ma investimenti del tutto diversi tra dirigenti e rimanenti lavoratori del Comune, coi dirigenti che ricevono un aumento procapite di circa sessanta (60) volte superiore a quello che ricevono i rimanenti lavoratori. Un dato che diviene inaccettabile nel momento in cui la crisi economica colpisce ancora tutti i cittadini e l’Amministrazione chiede ulteriori sacrifici ai lavoratori ma non sembra chiederli in primis ai dirigenti, ossia a coloro che possono arrivare a guadagnare fino a quasi centomila euro lordi l’anno e allorché il blocco del turn over sembra colpire solo la “truppa” e non anche i “generali”.
Per il 2015 queste integrazioni aggiuntive facoltative sono state ridotte rispetto al passato ma mentre ai 320 lavoratori non dirigenti la riduzione è stata del 13%, per i dirigenti la Giunta si è fermata a poco più del 6%, seguendo evidentemente un principio tanto caro ad una certa classe politica: meglio dare molto a pochi (i dirigenti) piuttosto che poco a molti (i lavoratori non dirigenti).
Ovviamente il sindacato non ha accettato questa impostazione e, visto che non ha partecipato agli incontri convocati dal presidente della delegazione trattante, il 24 dicembre l’amministrazione ha assunto un atto unilaterale e “per tutelare e legittimare pienamente gli investimenti dell’ente nella produttività dei servizi e nella struttura dell’incentivazione salariale” ha deciso di destinare ugualmente 215 mila euro aggiuntivi ai dirigenti. Le organizzazioni sindacali hanno quindi chiesto subito un incontro urgente al sindaco, agli assessori ed al segretario comunale per rivedere tale scelta prima della fine dell’anno ma il sindaco ha risposto che la trattativa potrà essere ripresa solo “con tempi congrui di convocazione nel pieno rispetto di tutte le parti”, rimandando quindi ogni decisione al 2016.
In un momento in cui è necessario fare sacrifici, il sindacato ritiene che si debba partire dai redditi più alti. Il Comune di Foligno, evidentemente, non la pensa così.
FP-CGIL FP-CISL UIL-FPL Per le RSU
Patrizia Mancini Adriano Tofi Gianfranco Sotis Andrea Russo