Sulla Vus arriva, quasi a sorpresa, visto il silenzio sulle altre partecipate come Farmacie e ASe, la posizione del Comune di Spoleto del sindaco Sisti e dell’assessora pentastellata Protasi che sembra però più la classica toppa ad un buco che rischia di trasformarsi in un boomerang per gli stessi amministratori della città del festival, sostenuti nella “strana” partita dalla locale segreteria del Pd e della Cgil.
Queste colonne da mesi, visionate le carte e sentiti alcuni primi cittadini del centro-sinistra della vallata che oggi si dicono “tratti in inganno da Spoleto”, avevano segnalato l’inerzia della Giunta comunale spoletina su quella che, dopo i due Ospedali (altro tallone di Achille della politica spoletina) , resta la principale azienda pubblica del territorio con oltre 65 milioni di euro di ricavi e 5 milioni di utili.
Sarebbe bastata l’assenza dall’approvazione del bilancio 2024 per confermare con quale attenzione – se non vi è un “altro” fine – la Vus venga seguita da quello che è il secondo socio (28% delle quote), Spoleto appunto, dopo Foligno (48%).
Così il comunicato emesso dal Palazzo nulla dice sulla mancata partecipazione al bilancio, non smentisce la “gaffe” che la Protasi ha fatto davanti ai rappresentanti degli altri 21 comuni sull’idea di un “unico polo” per rifiuti e servizio idrico (affaire che sarà gestito da quella Auri di cui Sisti e anche presidente), non supporta, volendo con atti pubblici che si impongono ad un ente locale, il lavoro svolto per dare un nuovo assetto alla multiservizi, non smentisce di essere stato abbandonato da tutti i comuni dello stesso pensiero politico, con unica eccezione per Montefalco. Aria fritta, verrebbe da dire.
Se non attaccare l’omologo folignate, Stefano Zuccarini, che pure ha tentato l’accordo fino alla fine di giugno scorso. E che, insieme al centrodestra, si è dovuto sobbarcare la responsabilità del nuovo board e, a cascata, di quelli delle controllate. Board che da ieri è ufficialmente presieduto dal commercialista folignate Paolo Ernesto Arcangeli, appena dimesso da presidente del collegio sindacale della holding, su cui potrebbe pesare – ma questo è al vaglio della politica di minoranza – una potenziale incompatibilità.
Nella nota stampa viene solo confermata la proposta, fatta ufficialmente da Spoleto solo 48 ore fa, di nominare alla presidenza Raphael Rossi; quando lo stesso Sisti, in una recentissima call con i sindaci di csx, si era detto d’accordo ad una proroga del mandato per l’altro Rossi, l’ingegnere Vincenzo, quello che nei 6 anni ha raddrizzato e messo in sicurezza, anche sotto il profilo economico-finanziario, la Vus SpA. Che fino a quel momento era stata sempre guidata, con risultati non sempre brillanti, da professionisti della città della quintana.
Sul nome di Raphael Rossi, peraltro nel Cda di Amiu Puglia SpA (l’incarico scadrà il prossimo 31 dicembr 2025), nulla da dire: manager dalla schiena dritta, spesso chiamato a risanare aziende pubblico-private, anche di quelle finite nel mirino della malavita, non sembra però l’uomo “necessario” per una società sana qual è Vus. L’unica, sul territorio regionale, rimasta a totale partecipazione pubblica. Ed è forse questo che la rende appetibile dai poteri forti, politici non esclusi.
Alla nota di sindaco e assessora, arriva la dura replica delle forze di opposizione spoletine anche se in ordine sparso. Ma andiamo con ordine.
“L’amministrazione comunale di Spoleto stigmatizza le modalità adottate per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di Valle Umbra Servizi. La Giunta comunale di Spoleto ha lavorato per garantire all’azienda una nomina di vertice all’altezza delle sfide che dovranno essere affrontate, delle problematiche legate alla gestione dei rifiuti e del sistema idrico, in un periodo storico che non consente approssimazioni e sottovalutazioni. Il nome proposto per la presidenza della Valle Umbra Servizi è stato quello del dottor Raphael Rossi, la cui pluriennale esperienza a servizio di società e amministrazioni pubbliche su temi centrali come ciclo dei rifiuti, igiene urbana, ciclo idrico integrato, riorganizzazione aziendale è conosciuta, certificata e sempre positivamente valutata. Purtroppo l’azione del sindaco di Foligno Stefano Zuccarini ha seguito unicamente il criterio dell’appartenenza politica, senza alcuna condivisione, forte delle percentuali ma povero di prospettiva. Tutto questo è avvenuto nonostante Spoleto, secondo Comune per quote societarie, insieme ad altri comuni soci, abbia cercato di anteporre a questa logica meramente spartitoria questioni di merito, individuando una figura che, per competenze e curriculum, sarebbe senza dubbio stato in grado di sostenere le responsabilità di un’azienda così importante per i 22 territori che ne fanno parte. Il voto del Comune di Spoleto, espresso dall’assessora Agnese Protasi, non poteva quindi che essere contrario, così come non potevano essere avallate le modifiche allo Statuto che prevedevano l’introduzione dei tre mandati, invece di due, per la carica di presidente. La Giunta comunale di Spoleto, pur non condividendo questo modo di intendere la politica e la gestione della cosa pubblica, sempre più avulsa dal merito delle questioni e delle problematiche che interessano tutti i cittadini e le cittadine, continuerà a lavorare per migliorare l’efficienza dei servizi garantiti dalla Valle Umbra Servizi” firma la Giunta Sisti.
Suscitando qualche dubbio sulla impossibilità di avallare un terzo mandato, quando proprio il M5S della Protasi lo ha definitivamente sdoganato per i propri iscritti: come dire, se si tratta di un nostro consigliere, parlamentare, assessore, ministro si può fare; Dio ce ne guardi se è per un amministratore di una azienda pubblica che, come nel caso di Rossi, magari non ha neanche tessere di partito? Mah.
Liste civiche “Vus resti pubblica, non staremo a guardare”; Il referendum votato dagli italiani
Non sono comunque solo i Comuni della Vus a insorgere contro l’ipotesi di un “gestore unico regionale”. Anche l’opposizione spoletina denuncia la politica sistiana, seppur con dei distinguo che fanno pensare come dietro ci sia l’ipotesi di voler già pensare alle prossime elezioni amministrative (su cui il centrodestra non fa mistero di puntare, almeno ad oggi sul pluricandidato Sergio Grifoni).
Così le liste civiche di centrosinistra Insieme per Spoleto (Cintioli, Loretoni e Piccioni) e Spoleto 2030 (Catanossi) firmano con quella di centrodestra di Alleanza civica (Dottarelli e Profili) una prima nota: “La recente nomina del nuovo CdA di VUS S.p.A. rappresenta un atto grave e inaccettabile, che conferma ancora una volta l’assenza di trasparenza e partecipazione nelle scelte fondamentali per il nostro territorio. Il Sindaco Sisti e la sua maggioranza hanno agito in modo unilaterale, escludendo il Consiglio Comunale, i cittadini e i territori da un passaggio cruciale per la gestione di un bene pubblico essenziale. Riteniamo profondamente sbagliato che il futuro di un’azienda come VUS venga trattato come oggetto di spartizione politica. Il CdA di un’azienda pubblica non deve rispondere alle logiche di partito, ma agli interessi della comunità. La gestione dei servizi pubblici – a partire da quello idrico – deve rimanere pubblica, efficiente e partecipata. Ancora più preoccupanti sono le dichiarazioni dell’assessore Protasi, che sembrano aprire alla creazione di un “gestore unico”. Un’ipotesi che, di fatto, spalanca la strada a una pericolosa privatizzazione, in netto contrasto con la volontà popolare espressa con forza nel referendum del 2011, quando milioni di cittadini dissero NO alla privatizzazione dell’acqua. Il “gestore unico” non è garanzia di efficienza: rappresenta piuttosto centralizzazione, perdita di controllo democratico e rischio di aumento delle tariffe. L’acqua è un diritto fondamentale, non una merce da affidare alla logica del profitto. L’assessore Protasi ha anche indicato un nome per il CdA. Ci chiediamo: si è trattato di una proposta condivisa da tutta la maggioranza spoletina o solo dalla Giunta? E questa scelta è stata concordata con gli altri sindaci del territorio? L’esito della votazione sembra suggerire il contrario. Spoleto esce isolata rispetto agli altri comuni, sia di centrodestra che di centrosinistra, e ciò è politicamente grave. Alla luce di quanto accaduto, chiediamo che il Consiglio Comunale venga messo nelle condizioni di discutere apertamente delle nomine del CdA e della natura degli accordi politici che le hanno determinate. Inoltre, riteniamo non più rimandabile l’avvio di un vero processo partecipativo per decidere, insieme ai cittadini, il futuro di VUS S.p.A. Chiediamo con forza che il Consiglio Comunale rigetti qualsiasi ipotesi di “gestore unico” che comporti una privatizzazione, anche mascherata, dei servizi. Difendere VUS significa difendere il bene comune e i sacrifici dei cittadini del nostro territorio. Non staremo a guardare” firmano i sei consiglieri.
Vus, cdx “Giunta miope e superficiale”
Pur sullo stesso tenore, ma con documento a parte, quello dei consiglieri (4) di centrodestra cui si aggiunge la segreteria di Forza Italia: “Riteniamo molto grave quanto andato in scena nell’ultima assemblea dei soci della VUS SpA, quando l’amministrazione spoletina, rappresentata per l’occasione dall’assessore Protasi, vista la latitanza del sindaco Sisti, ha dimostrato ancora una volta tutta la propria inadeguatezza. In primis l’incapacità di proporre personalità rappresentative del territorio, visto che il nome suggerito dal Comune di Spoleto, al netto delle professionalità certamente riconosciute, è quello di un torinese, ovvero Raphael Rossi. Possibile che, se proprio non era valutabile riconfermare l’ottimo Vincenzo Rossi, spoletino doc, capace e competente, che ringraziamo per il prezioso lavoro svolto, apprezzato da tutti al punto che la stessa sinistra avrebbe votato a favore di un suo terzo mandato, non vi fosse un altro degno rappresentante della nostra città o quanto meno legato a Spoleto? L’incapacità, ancora, di costruire percorsi condivisi e alleanze strategiche con gli altri comuni. Sisti ha negato qualsiasi possibilità di accordo a Zuccarini sulla scelta di nominativi partecipanti. I sindaci di centrosinistra presenti sono stati costretti, dopo aver manifestato la propria contrarietà al modus operandi dell’amministrazione spoletina, ad astenersi dalle votazioni in segno di protesta. L’incapacità, infine, certamente più pesante ed invalidante, di rappresentare la nostra comunità , di farsi portavoce dei nostri interessi, di guardare oltre il colore politico per il bene della città. La maggioranza di sinistra spoletina, ha purtroppo dato ulteriore conferma della superbia con cui gestisce il nostro Comune, pensando di poter fare “da soli senza sentire nessuno”. Le parole poi dell’assessore Protasi, certamente concordate con Sisti, riferite al futuro probabile gestore, tramite una Società unica regionale, sottolineano gravemente la miopia e la superficialità con cui si guarda al domani, senza mettere preventivamente in campo confronti con tutti i soggetti interessati. Il risultato è stato pessimo: Spoleto, il secondo comune tra i soci VUS, non ha più rappresentanti, né nel consiglio di amministrazione, né nel collegio dei revisori. Ci faremo comunque carico, per ciò che è di nostra competenza, di vigilare sulle evoluzioni gestionali future, difendendo gli interessi di tutti gli spoletini, mortificati da Sisti e la sua Amministrazione”, scrivono Fd’I, Lega, Forza Italia, Obiettivo Comune e
Spoleto Futura
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