Vietato alimentare piccioni e ‘anatre’ del Topino. Il Comune investe 150mila euro per difendere gli edifici - Tuttoggi.info

Vietato alimentare piccioni e ‘anatre’ del Topino. Il Comune investe 150mila euro per difendere gli edifici

Redazione

Vietato alimentare piccioni e ‘anatre’ del Topino. Il Comune investe 150mila euro per difendere gli edifici

Sab, 23/06/2012 - 09:12

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di Claudio Bianchini

La presenza dei piccioni in città comincia a diventare un vero e proprio allarme: i numeri sono impressionanti, si è andati ben al di là di una ‘naturale e pacifica convivenza urbana’.
Ecco le malattie legate ai piccioni, a rischio bambini, anziani e immunodepressi
Il sovraffollamento dei piccioni aumenta infatti il rischio di infezioni, a rischiare seriamente sono bambini, anziani ed immunodepressi che potrebbero essere colpiti da ornitosi, toxoplasmosi e salmonellosi. C’è pertanto un pericoloso rischio igienico-sanitario, per non parlare poi dei danni che gli invisi pennuti provocano ai monumenti, alle nuove pavimentazioni del centro storico ed alle facciate recentemente restaurate dei palazzi.
Norme più severe nel regolamento comunale : divieto assoluto di somministrare cibo ai pennuti
Ora però l’amministrazione comunale è decisa – finalmente – ad affrontare il problema prima che la situazione sfugga di mano. Per prima cosa è stato modificato il regolamento d’Igiene Ambientale ed ora è “assolutamente proibite dare da mangiare ai colombi o alle anatre libere all’interno dei centri abitati”, inoltre “i proprietari degli immobili devono attuare interventi finalizzati ad evitare lo stazionamento, la penetrazione e la nidificazione dei piccioni all’interno degli edifici e nei sottotetti”. Pugno duro, anzi mano pesante con i singoli cittadini, ma anche misure concrete attivare dallo stesso Ente, per dare il buon esempio.
L’amministrazione comunale investe oltre 150mila euro per difendere le sue proprietà
Il Comune di Foligno ha messo a disposizione oltre 150mila euro per sfrattarli definitivamente dai beni di sua proprietà. Il torrino, così come la torre campanaria, sono già stati resi off limits con apposite reti trasparenti ad impatto zero. Presto poi, saranno installati dissuasori elettrostatici a difesa di tutte le facciate del Palazzo comunale, con copertura anti-intrusione della corte interna. Stessa operazione, per palazzo Vitelleschi – ex sede dell’Anagrafe – e per il palazzo del Tribunale in piazza San Francesco. Accesso vietato pure nel mega cortile dell’ex Collegio Sgariglia in piazza San Domenico e nel portico di Palazzo Deli. Si interverrà – dopo continue sollecitazioni – alla chiusura degli anfratti presenti nell’edificio della biblioteca in piazza del Grano, mentre per bonificare la zona delle Conce è stata progetta l’installazione di reti sulla proprietà ex proprietà Fabrizi, a ridosso del canale. La mappa degli interventi è stata snocciolata ieri sera dall’assessore all’Urbanistica Joseph Flagiello, intervenuto al convegno pubblico “Come convivere con i piccioni di città” organizzato dall’assessore per la tutela degli animali Mariolina Frigeri nella sala Fittajoli. Un incontro particolarmente partecipato con numerosi – e a volte calorosi – interventi da parte dei cittadini presenti.
Un fondo speciale o convenzioni con i privati, per sostenere gli interventi dei cittadini
Tra i suggerimenti presi in considerazione dall’amministrazione comunale, quello di venire incontro agli interventi dei privati, mettendo a disposizione un fondo per compartecipare ai costi, o garantendo particolari “prezzi politici” sia utilizzando mezzi e personale della Fils, che tramite eventuali convenzioni con specializzate.
Anche la Curia sfratta gli indesiderati volatili dagli immobili di via Saffi e via Niccolò Alunno
In prima fila nella battaglia – per la serie l’unione fa la forza – anche la Curia Vescovile, che ha provveduto a chiudere gli anfratti presenti sulla facciata del San Carlo in via Saffi, ed ha ostruito oltre cento fori nell’edificio del seminario in via Niccolò Alunno.
Sotto tutela anche le ‘anatre’ del Topino, controlli e sanzioni a chi porta pane, frutta e verdura
L’assessore Frigeri ha ricordato più volte che mettere a disposizione cibo di piccioni e anatre non è un gesto d’amore nei confronti degli animali, ma anzi un atto che si ripercuote contro il benessere e la salute degli stessi”. Il responsabile del servizio Igiene pubblica della Asl –Andrea Favaro – ha chiesto ai cittadini di collaborare con lo stesso impegno profuso nelle campagne contro la zanzara tigre, seppure in questo caso non si perseguirà l’eliminazione ma il raggiungimento di “un rapporto equilibrato di convivenza”. “Presto interverremoanche per tutelare la situazione degli animali presenti sulle sponde del fiume Topino -ha assicurato l’assessore Mariolina Frigeri – si tratta di una colonia molto importante e per questo, in collaborazione con la Lipu, installeremo un’apposita bacheca informativa. Oltre a descrivere gli animali presenti – ha aggiunto – chiederemo ai cittadini di non dar loro da mangiare, anche perché frutta marcia e cibi scadenti possono causargli solo danni”. Dopo di che si procederà anche al controllo ed alla repressione, multando i trasgressori con pesanti sanzioni.
Uccidere i piccioni è vietato per legge ed i mangimi sterilizzanti costano troppo
Al tavolo del convegno, anche la Comandante dei Vigili Urbani, Piera Ottaviani, che ha ricordato che uccidere i piccioni è vietato per legge e dalle normative regionali. I responsabili della Asl hanno inoltre fatto notare gli eccessivi costi dei mangimi sterilizzanti: oltre 100 euro a quintale. La soluzione quindi? Drastica riduzione del cibo a disposizione, chiusura degli anfratti, dei sottotetti e dei locali disabitati oltre all’installazione di dissuasori e repellenti. Con questa ricetta – hanno assicurato i tecnici – nel centro storico di Perugia il numero si è dimezzato di circa il 50%. Il rischio è che in mancanza di provvedimenti concreti e di collaborazione tra istituzioni e cittadini, potrebbero aumentare persino del del 300% all’anno.

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