Sarà pure banale e scontato dirlo, ma certe volte è proprio vero che al peggio non c'è mai fine. E così i residenti della montagna folignate, dopo essere stati raggirati e derubati da una 'postina infedele' che era riusciita a succhiare i loro riparmi, ora si trovano con un'altra mazzata da parte dell'azienda: Poste Italiane infatti, non solo non ha ancora mantenuto gli impegni presi per la pratica risarcimenti, ma ha addirittura disposto la chiusura dell'ufficio di Verchiano. A segnalarlo è il consigliere regionale del Partito Democratico, Luca Barberini che ha inviato una nota stampa per segnalare la paradossale situazione. “Trovo davvero singolare che Poste Italiane abbia scelto come uno dei primi sportelli periferici umbri da sopprimere, proprio quello di Verchiano, dove numerose famiglie aspettano – da circa un anno – di riappropriarsi dei propri risparmi illecitamente sottratti da una dipendente , che senza alcun controllo ha svuotato i loro libretti”. Questa la dichiarazione dell'esponente piddino che sottolinea l'importanza strategica del servizio per la frazione montana del Comune di Foligno. «Verchiano – spiega Barberini – è uno dei paesi più popolosi ed isolati, dove vivono soprattutto anziani con difficoltà a spostarsi. Cancellare un presidio così importante significa emarginare ancor di più un territorio già penalizzato, e dimostrare scarsa sensibilità verso le conseguenze dell’ingente furto di denaro compiuto dall’ormai ex dipendente. Migliaia di euro spariti nel nulla, rispetto ai quali l’azienda non ha ancora dato risposte certe, nonostante numerose sollecitazioni. Mi auguro – conclude il consigliere regionale del Pd – che Poste Italiane riconsideri la decisione di chiudere definitivamente lo sportello di Verchiano, magari ipotizzando aperture limitate, e che provveda quanto prima a risarcire le persone derubate».
Verchiano, oltre al danno la beffa: prima la truffa della 'postina infedele' e adesso Poste Italiane chiude l'ufficio
Gio, 15/11/2012 - 14:28