Possibile vendita di TCT Terni ad Ast: lavoratori e sindacati organizzano un presidio in occasione dell'incontro tra le parti e il prefetto.
Martedì 10 gennaio dipendenti e sindacati hanno organizzato un presidio sotto la prefettura di Terni in occasione dell’incontro, davanti al prefetto, tra Ast e TCT per definire la possibilità della vendita ad Acciai Speciali Terni dell’azienda specializzata nel taglio e nella commercializzazione dei tubi.
Il 4 dicembre scorso era era giunta la notizia della cassa integrazione per i lavoratori della TCT, a causa della mancanza di commesse.
“Da questo incontro – ha dichiarato Emilio Trotti, segretario regionale FIM CISL Umbria – ci aspettiamo che le parti trovino una soluzione affinché l’azienda TCT possa ripartire, con i 52 lavoratori”.
Rampiconi: “Attività e produzione devono riprendere al più presto”
“I lavoratori – ha aggiunto Alessandro Rampiconi, segretario provinciale FIOM CGIL Terni – non sono merce di scambio in una trattativa tra privati. C’è in gioco un intero ciclo produttivo, la filiera del tubo. Chiediamo responsabilità ad Ast e a TCT: questo territorio non può perdere 52 posti di lavoro”.
“Le attività e la produzione devono riprendere al più presto”.
Il commento di FISMIC CONFSAL
Al fianco dei lavoratori anche FISMIC CONFSAL. “La richiesta da parte della TCT di una revisione dei prezzi non ha avuto l’esito sperato”, ha ribadito più volte Gioacchino Olimpieri. “Da mesi, ormai, siamo in questa situazione”.