Nasce in Valnerina un nuovo evento dedicato al tartufo. Dopo l’ingresso di quest’anno nell’Associazione nazionale delle Città del tartufo, Vallo di Nera dà il via a una manifestazione dal titolo “Il Nero del Nera”, dedicata alla valorizzazione e conoscenza del prezioso fungo sotterraneo. Tra degustazioni e documenti d’archivio, che testimoniano come i tartufi da secoli siano stati raccolti e utilizzati dalle popolazioni locali, l’amministrazione comunale intende rafforzare la conoscenza del prodotto e il legame tra territorio e questa straordinaria risorsa della natura, mettendo in risalto il ruolo che il tartufo ha svolto sulla formazione del paesaggio della Valle del fiume Nera così ricco di boschi.
Il tartufo, inoltre, con la sua autorevole reputazione, può rappresentare il motore della rinascita delle aree montane, oltre a essere un veicolo di salvaguardia per un ambiente di grande qualità.
Questa prima edizione, che rappresenta una sorta di anteprima per un prossimo evento più completo, propone la degustazione di un autentico quanto semplice piatto umbro: la bruschetta con tartufi e olio extravergine di oliva. Già nel 2004 nella piazza di Santa Maria a Vallo di Nera, in occasione della giornata dedicata alla ‘Piccola Grande Italia’ venne realizzata una bruschetta con fette di 2,30 metri ciascuna, ricoperte di tartufo.
Le fette di pane abbrustolito e condito verranno consumate insieme ad altri prodotti tipici intorno al ‘focone’ della Venuta, il tradizionale falò accesso dai giovani del paese per ricordare il passaggio leggendario degli Angeli da Nazareth a Loreto con la casa della vergine Maria.
L’appuntamento per tutti è alle ore 19,00 del 9 dicembre presso i giardini del campetto sportivo di Vallo di Nera.
Il programma del Nero del Nera avrà un successivo appuntamento il giorno 26 dicembre alle ore 17,30 presso la sala di santa Maria dove, in un viaggio a ritroso nel tempo, verranno riportate alla luce le notizie e curiosità sui tartufi contenuti nell’archivio storico della comunità, rinvenute dal responsabile della sezione dell’archivio di Stato di Spoleto, Luigi Rambotti. Non mancheranno riferimenti all’attività della cavatura e della ricerca dei pregevoli frutti che nel passato avevano dei rituali molto segreti, appannaggio di selezionati e validi tartufai. Proprio la cerca e la cavatura del tartufo in Italia, con le conoscenze e le pratiche tradizionali, sono candidate al riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco.
“Il Nero del Nera” chiude la serie di manifestazioni che il Comune di Vallo di Nera ha messo in atto nel 2017 in collaborazione con le aziende agricole del partenariato “La Terra dei racconti e dei sapori” e la Regione Umbria, assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini.