Secondo Pucciotti era l’amico di tutti. Abitava a Vallo di Nera ma era conosciuto nella vallata e oltre per il suo atteggiamento anticonvenzionale, ispirato alla semplicità, alle imprese epiche, alla dolce benevolenza, all’amicizia duratura. Sentimenti così, crescono spontaneamente soprattutto nei piccoli centri dove i rapporti sono strettissimi e dove ognuno assume un ruolo insostituibile e indimenticabile.
A un anno dalla sua improvvisa scomparsa, i tanti amici della Val di Narco hanno voluto ricordarlo con una scultura realizzata da Bruno Tavani, già collaboratore di Giacomo Manzù nella realizzazione dell’altare della basilica di Santa Rita di Cascia e grande appassionato della Valnerina.
Un bassorilievo realizzato in bronzo legato a una pietra recante una frase, che Secondo usava per iniziare i suoi discorsi, sono stati collocati all’ingresso del paese tra le due piazze principali.
“Chi lo ha conosciuto- ha detto Tavani- lo identificherà nei tratti, nel bicchiere tenuto in mano, nelle parole; chi vedrà l’opera senza sapere a chi è dedicata, senza conoscerene la storia, si potrà soffermare a riflettere sull’amicizia e sul senso della vita”.
All’inaugurazione della scultura, che è seguita alla Messa di suffragio, erano presenti numerose persone oltre ai familiari e agli abitanti di Vallo di Nera.
Vallo di Nera, collocata scultura di pietra e di bronzo realizzata da Bruno Tavani
L'opera del collaboratore di Giacomo Manzù, in ricordo di Secondo Pucciotti, scomparso un anno fa
Sab, 10/10/2015 - 10:35