Venerdì 25 novembre, dalle ore 19.30 al Met Bistrot di piazza Tacito è in programma la presentazione dell’associazione e l’avvio della campagna di raccolta fondi con l’obiettivo di “rimettere in cammino i Sibillini”, negli ambiti dell’escursionismo e degli sport all’aria aperta.
La serata prevede anche un “aperitivo-bivacco”, nell’area esterna del Met: i partecipanti sono invitati ad indossare abiti da montagna, per testimoniare la passione per l’escursionismo. Ci saranno interventi musicali (Dj set con Alessandro Capati e The map, Concabbanda), buffet di lenticchie e ciauscolo.
I “Vagabondi” sono un gruppo di ternani appassionati da sempre di montagna e di escursionismo, in particolare dell’area dei Sibillini. Di fronte all’emergenza terremoto hanno deciso di provare a trasformare questa passione in un sostegno concreto per la rinascita dell’area del parco dei Monti Azzurri e della Valnerina.
Gli aiuti saranno finalizzati, in questa prima fase, al supporto di tutte le attività che si occupino di trekking e sport all’aria aperta nelle zone del terremoto. “Pensiamo che questo tipo di attività possa essere strategico nelle prossime stagioni per far restare vive le nostre montagne“, dicono i Vagabondi.
Venerdì 25 sarà anche presentato un programma di escursioni solidali. “Almeno una volta al mese cercheremo di portare sui Sibillini gruppi di appassionati, anche con il sostegno di associazioni del luogo (Syibillini Experience, La Mulattiera e altre che potranno aggiungersi successivamente)“.
L’altro tema in primo piano riguarda il ruolo di Terni, da ricollocare come città di riferimento nel suo territorio naturale, la Valnerina e dunque anche l’area dei Sibillini.
“Valutiamo con piacere – dicono i Vagabondi – il fatto che il terremoto, al di là delle sue tragiche conseguenze, abbia dato anche una “scossa” positiva a tante persone, gruppi e associazioni della nostra città, che si stanno muovendo in questa direzione e con i quali appare opportuno costituire reti”.
“Per questo pensiamo – ora più che mai – che Terni possa essere il campo base, o almeno uno dei campi base, da dove progettare e realizzare idee e azioni concrete per la rinascita dei Sibillini, della Valnerina e dei nostri territori”.