Non si era mai verificato in questi anni che Palazzo Murena, sede del rettorato dell’Università degli Studi di Perugia, annunciasse a diversi giorni dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico il ‘guest speaker program’ dell’evento. A “tagliare il nastro” (in senso metaforico si intende), infatti, il prossimo 16 marzo, ci saranno il professor Roberto Battiston, già docente all’Unipg, e l’astronauta Samantha Cristoforetti. Entrambi racconteranno la loro esperienza alla platea.
Una premessa ‘spaziale’ per un’ateneo che vuole puntare a consolidare quanto fatto fino ad adesso e ad attrarre nuovi studenti, pescando anche dagli istituti superiori. Palazzo Murena prosegue dunque con quanto già avviato con il Serms di Terni, con la responsabile, la professore Bruna Bertucci in prima linea, e raccogliendo le punte di diamante della ricerca in ottica multidisciplinare: dalla fisica, alla geologia, all’ingegneria, all’elettronica.
I perché dello spazio
E’ infatti già in essere tra l’Università di Perugia e l’Agenzia Spaziale un accordo quadro in diversi campi di ricerca. “Vorremmo essere un ponte – ha detto questa mattina durante la conferenza stampa per l’annuncio il rettore dell’Unipg, Franco Moriconi – tra chi fa ricerca e didattica e il mondo del lavoro“. Il perché della scelta di puntare al settore aerospaziale è presto detto: “qui in Umbria – ha rimarcato il Magnifico – c’è un cluster di 28 aziende impegnate nell’aerospaziale, che raggiungono 400 milioni di fatturato e hanno 2000 dipendenti, di cui due spin off della nostra università. La nostra regione è tra le prime in Italia in questo settore: è per questo che vogliamo raccogliere le eccellenze presenti nel nostro ateneo e promuoverle”.
L’università in orbita
Ed è sempre con questo spirito che Moriconi e Bertucci, anche lei presente in conferenza stampa, lanciano il progetto di inviare nello spazio un satellite per le telecomunicazioni progettato dagli studenti del polo universitario perugino. “C’è necessità di finanziare un’opera di questo tipo“, è stato detto in conferenza. “Saranno utili circa 80/100 mila euro, che speriamo di ottenere grazie ad un accordo con Confindustria e Regione Umbria. La nostra università è già nello spazio con altri esperimenti già in orbita: l’ultimo è partito nel 1998, con lo Shuttle Discovery”.
Il futuro è nel 2019
Su un altro pianeta, si potrebbe dire, c’è chi pensa già al futuro candidato rettore. Le manovre sono partite ormai da tempo e questo pomeriggio si è tenuto un incontro del comitato “Obiettivo Università 2019″, che vede in prima linea come candidato alla carica di Magnifico il professor Mauro Bove, ordinario di Diritto Processuale Civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dello Studium. “Si sono mossi un po’ presto – commenta il rettore Moriconi alle domande dei giornalisti – saranno un po’ ansiosi. Io non mi posso ricandidare, faccio il rettore e a fronte di questa notizia sono atarassico. Mi auguro solo che ciò che stiamo costruendo in questi anni vada in buone mani“.
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