Nell’anno della crisi, il turismo e la ristorazione sono stati i comparti che hanno prodotto più occupazione: camerieri, cuochi, pasticceri, barman, pizzaioli e relativi assistenti, guidano la classifica delle figure professionali più ricercate. L’Università dei Sapori ha formato nel 2012 oltre 200 corsisti in questo settore e nel 2013 prevede di intensificare le sue attività, con un nuovo calendario di corsi di qualifica e di avvicinamento alle professioni, non più solo a Perugia ma anche nelle sedi di Narni e Orvieto.
La crisi non molla le briglie e l’economia continua a perdere numeri,ma tra i tanti dati negativi, dal bilancio del 2012 emergono anche indicazioni positive. Poche, ma significative.
Dopo il calo registrato a inizio anno, il numero delle imprese italiane è tornato a crescere. A ritmi molto limitati, ma il saldo tra “serrande abbassate” e nuove aperture ha chiuso in positivo sia il secondo (+0,6%) che il terzo trimestre (+0,2%) dell’anno.A fare la parte del leone sono state prevalentemente imprese del settore dei servizi – cresciute di 21.962 unità nel corso del secondo trimestre e di 14.862 durante il terzo. Turismo e ristorazione, invece, sono stati i comparti che hanno prodotto più occupazione:camerieri, cuochi, pasticceri, barman, pizzaioli e relativi assistenti, guidano la classifica delle figure professionali più ricercate.
L’Umbria segue a ruota. Con l’industria e l’agricoltura in affanno, il terziario rappresenta la maggiore fonte di occupazione (66,5%), e a dispetto della crisi, le imprese incontrano persino difficoltà a trovare il personale adatto da impiegare.
In un simile scenario il ruolo della formazione è a dir poco strategico. Occorre riuscire a garantire una preparazione che aumenti le opportunità di accesso al mercato del lavoro.
Dall’inizio dell’anno, con 13 diversi percorsi formativi attivati, l’Università dei Sapori ha permesso a una platea di oltre 200 corsisti di ottenere gli strumenti e le competenze necessarie a farsi strada nel mercato del lavoro. Attraverso tirocini, stages e borse di lavoro – nella gran parte dei casi patrocinati da enti pubblici e privati – un’alta percentuale dei suoi allievi ha raggiunto un punto di arrivo soddisfacente per le proprie ambizioni professionali.
Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, gli investimenti sulla formazione hanno subito un progressivo rallentamento. Colpa della crisi, si è detto. In realtà, oggi più di ieri, il rischio è che il Paese possa perdere competitività se non affronta problemi come la carenza di formazione o l’inefficiente utilizzo di competenze.
Il 2013 non può che rappresentare un momento di “rottura” con questo passato e un’occasione per una nuova partenza. L’Università dei Sapori moltiplicherà i suoi sforzi, non solo per ampliare un’offerta formativa già ricca di opportunità, ma anche – e forse soprattutto – per avvicinare le proprie proposte al maggior numero di utenti possibile. E a questo scopo sarà intensificata l’attività formativa non solo a Perugia ma anche nelle sedi di Narni e Orvieto, con un calendario di corsi d’aggiornamento, formazione e qualifica professionale per barman, pasticceri, pizzaioli, cuochi e aiuto cuochi.