Un altro tartufo da record, anche questo da 1,4 kg come quello cavato in Altotevere nei giorni scorsi, trovato in Umbria, più precisamente a Montefalco. Ed in questo caso l’eccezionale “nero” volerà addirittura a New York, a rappresentare il cuore verde d’Italia al Fancy food show 2025 che si terrà nei prossimi giorni.
Il mega tartufo in questione in particolare rappresenterà l’azienda Urbani, leader mondiale della commercializzazione dei tartufi, con oltre un secolo e mezzo di storia alle spalle. A renderlo noto sono stati i vertici dell’azienda di Sant’Anatolia di Narco, Giammarco e Olga Urbani, pubblicando le foto sui canali social.
“Un capolavoro della natura. Questo tartufo nero da 1,4 kg, appena cavato a Montefalco, volerà presto a New York per rappresentare l’Italia al Fancy Food Show 2025. Un’emozione enorme e un orgoglio per tutto il team Urbani”.
L’azienda, che esporta tartufi dal 1852, portando l’Italia nel mondo, ricorda come “L’Umbria è una delle culle italiane del tartufo – ha aggiunto Urbani – ogni anno produce circa 20 tonnellate di nero e fino a 3 tonnellate di bianco pregiato. Ma oltre ai numeri, è la passione a fare la differenza. Quella dei cavatori e della cava del tartufo, oggi riconosciuti come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, e quella dei giovani che si stanno avvicinando con entusiasmo a quest’arte antica. Sempre più ragazzi tra i 16 e i 25 anni scelgono di sporcarsi le mani e farsi guidare dai loro amici a quattro zampe nei misteri del sottobosco, tra radici, odori e tradizione”.
“Una scoperta del genere è un segnale fortissimo – ha commentato Giammarco Urbani – È di buon auspicio per tutta la stagione, soprattutto in vista dell’apertura della ricerca del pregiatissimo Tartufo Bianco, a fine settembre”.
E anche il meteo, stavolta, sta giocando dalla parte giusta: piogge ben dosate e giornate soleggiate stanno creando le condizioni ideali per un’annata di abbondanza. Dopo anni di scarsità e prezzi da capogiro, il tartufo potrebbe finalmente tornare protagonista, anche sulle tavole di chi finora poteva solo sognarlo, salvo che non cambino le condizioni climatiche attuali.